PIANTA |
Compresse Ogni flacone |
mg. Ogni compressa |
Tipologia |
EVENTUALE TITOLAZIONE |
60 |
300 |
Estratto Secco |
250 GDU/g. |
|
60 |
300 |
E.S. |
3,86 ARPAGOSIDE |
|
60 |
400 |
E.S. |
D:E=4:1 |
|
CARBONE VEGETALE |
90 |
350 |
Polvere |
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60 |
300 |
E.S. |
2,33% Acido Clorogenico |
|
60 |
400 |
E.S. |
100 mg. al 60% di Silimarina |
|
Cardo-Carciofo-Rafano |
60 |
300 |
E.S. |
D:E=4:1 |
60 |
300 |
E.S. |
D:E=4:1 |
|
120 |
350 |
Polvere |
||
60 |
150 |
E.S. |
4,67% Echinacoside |
|
60 |
150 |
0,54% Eleuteroside E |
||
90 |
400 |
E.S. |
300 mg. Polvere bio+ 100 mg. E.S. |
|
60 |
400 |
E.S. |
1,5% Isovitexina della Passiflora |
|
60 |
400 |
E.S. |
240 mg. Polvere + 160 mg. E .S. |
|
60 |
300 |
E.S. |
D:E=4:1 |
|
60 |
300 |
E.S. |
0,1% Iodio |
|
60 |
300 |
E.S. |
Acido Idrossicitrico 60% |
|
60 |
400 |
E.S. |
380 mg. al 3%+20 mg. al 24% |
|
60 |
300 |
E.S. |
100 mg.14% Ginseno Rg1+Polvere |
|
60 |
360 |
E.S. |
50 mg.14%Ginseno Rg1+290G.Gran |
|
60 |
250 |
Polvere |
||
60 |
300 |
E.S. |
8% Caffeina |
|
60 |
400 |
E.S. |
0,3% Ipericina |
|
Lecitina di soia |
100 |
300 |
Fosforo Totale 2% |
|
LIEVITO DI BIRRA |
200 |
500 |
Polvere |
|
MELISSA |
60 |
400 |
E.S. |
D:E=4:1 |
60 |
300 |
E.S. |
280 mg. 1% 20mg. 15% Antocianidi |
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70 |
390 |
Olio |
18-20% G.L.A. Acido Gammalinolen |
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70 |
390 |
Olio |
4 mg. Vit. A+ 12 mg. Vit.E / 100 g. |
|
Olio di Fegato di Merluzzo |
70 |
320 |
Olio |
1200 U.I.Vit. A - 100 U.I. Vit. D |
Olio di Fegato di Merluzzo |
200 |
320 |
Olio |
1200 U.I.Vit. A - 100 U.I. Vit. D |
70 |
Olio |
9-12% G.L.A.Acido Gammalinolen |
||
70 |
390 |
Olio |
Vitamina E 60 mg/ 100 g |
|
150 |
390 |
Olio |
Vitamina E 60 mg/ 100 g |
|
60 |
Polvere |
|||
POMPELMO SEMI |
60 |
200 |
E.S. |
10 % complesso bioflavonoide |
112 |
E.S. |
|||
60 |
300 |
E.S. |
200 mg. Prop 5% Gala+100 mg.Tim |
|
PSILLIO-CRUSCA |
150 |
Polvere |
||
60 |
300 |
E.S. |
Vit. C 5-7% |
|
60 |
400 |
E.S. |
Spirea, propolis, echinacea, genzia. |
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SENNA COMPOSTA |
vedi Primavera |
|||
SPIRULINA |
90 |
350 |
Polvere |
|
TARASSACO |
60 |
400 |
E.S. |
D:E=4:1 |
60 |
400 |
E.S. |
1.8% Alcaloidi Ossindolici Totali |
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VALERIANA |
60 |
300 |
E.S. |
0,8% Acidi Valerenici D.E=8:1 |
Compresse da estratti secchi. La nostra linea di compresse cerca di ispirarsi alla tradizione erboristica avvalendosi altresì delle più moderne e avanzate tecniche estrattive. E' per questo che quale ingrediente principale usiamo, in luogo della polvere della pianta, il suo estratto secco. L'estratto secco è una soluzione di fitocomplessi della pianta ottenuto per macerazione della droga in un solvente (spesso acqua) seguita dalla concentrazione della soluzione per mezzo dell'evaporazione del solvente, fino a che il prodotto si presenta come una polvere che, ovviamente, sarà particolarmente concentrata in principi attivi, che in alcuni casi sono anche determinati e quantificati nella titolazione dell'estratto. La formulazione della compressa è caratterizzata dalle seguenti peculiarità importanti : - Sono stati esclusi fra gli eccipienti tutti quelli di derivazione animale quali il magnesio stearato e il lattosio in quanto fra i consumatori di prodotti erboristici ci sono parecchi vegetariani stretti e numerose sono le persone che presentano intolleranze al lattosio. - La compressa è realizzata ad alta concentrazione di estratto secco per poter, tra l'altro, ridurre l'assunzione di compresse a 2/3 al giorno con vantaggi di praticità e minor assunzione di eccipienti . - Un flacone contiene 60 compresse da 400 mg. (di cui 300 mg. di estratto secco) per cui è sufficiente per 20/30 giorni di assunzione; a volte produciamo compresse da 500 mg. con 400 mg. di estratto secco.
- Nell'etichettatura viene minuziosamente e molto chiaramente riportata la qualità, la natura e la percentuale di pianta presente; in questo modo si sa sempre molto bene che tipo di prodotto si sta utilizzando.
60 Compresse da 400 mg. di cui 300 mg. di estratto secco. Titolo : attività enzimatica minimo 250 GDU/g. Attività fisiologica : la droga, costituita dai gambi è particolarmente ricca di bromelina, enzima proteolitico che svolge prevalentemente due azioni: quella a livello del sistema digerente (dato che la bromelina favorisce lidrolisi delle proteine introdotte con gli alimenti) e come antiinfiammatorio, soprattutto nei casi nei quali il fenomeno flogistico induce fatti congestizi ed edematosi. Lazione antiflogistica ed antiedemigena risulta di particolare interesse soprattutto nelle sindromi circolatorie (varici, cellulite) ed in quelle a carico dellapparato osteo-articolare. Come risultato indiretto del trattamento con Ananas si ha un incremento della diuresi, derivante dalla riduzione degli edemi e della stasi plasmatica, sempre presente in concomitanza con i fatti flogistici. Pur non essendo uno specifico diuretico è quindi indicato nelle forme di ritenzione idrica associate a fenomeni infiammatori, sia acuti che sub-acuti che cronici e scarsamente evidenti. Può essere quindi utilizzato con successo come antinfiammatorio- antidolorifico nelle sindromi osteo-articolari, nel trattamento della cellulite, delle sindromi varicose e persino delle emorroidi ; lazione proteolitica a livello gastrico, lo rende un importante presidio nelle dispepsie legate ad una ipofunzionalità gastrica e dellapparato digerente in generale. Associazioni consigliate: con gemmoderivato di Ficus carica, per lattività gastrica; Con Artiglio del Diavolo, nel trattamento delle sindromi osteoarticolari; Con soluzioni idrolacoliche di Rusco, di Ippocastano di Centella asiatica (disponibile anche in compresse), nella cellulite e nei trattamenti estetici e nei disturbi venosi; Con gemmoderivato di Ribes nigrum in tutte le forme infiammatorie. Modalità di assunzione : come stimolante lattività digestiva e nelle altre indicazioni in forma cronica o sub-acuta ARTIGLIO DEL DIAVOLO 60 Compresse da 400 mg. di cui 300 mg. di estratto secco acquoso. Titolo : 3,86 % in glucoiridoidi espressi come arpagoside.Originario della savana del Kalahari,tra Sudafrica e Namibia, viene importata dalla raccolta di piante spontanee ed introdotta in Europa per la prima volta da O.H. Volk nel 1953. Nella medicina empirica sono riportati successi in disturbi reumatici . Altri studi hanno confermato un'azione a livello dell'intestino tenue dovuto a principi amari della droga. Nella tradizione sudafricana la pianta viene usata come tonico amaro nei disturbi digestivi e come analgesico. Attività fisiologica: lazione della droga, costituita dalle radici della pianta è piuttosto complessa e legata alla presenza di un gruppo di principi attivi appartenenti alla classe chimica degli Iridoidi (arpagide, arpagoside, procumbide); tale classe chimica è molto diffusa in natura e possiede una varietà di azioni impressionante (Iridoidi si trovano nella Valeriana, nellIris, nella Genziana, nellOlivo, nella Cardiaca, solo per citarne alcune; ma non solo: sono presenti anche nel mondo animale; la loro denominazione deriva dalla formica australiana Iridomirmex, che li utilizza come veleni di difesa). Azione antiflogistico-antiedemigena, sfruttata soprattutto nelle sindromi infiammatorie osteo-articolari, ma anche in forme cefalagiche, spesso alle stesse associate; Azione antidolorifica generica, che potenzia lazione dellazione precedente; Azione papaverino-simile, che permette la riduzione degli spasmi della muscolatura liscia viscerale, anche essa aggravante le sindromi reumatiche e cefalalgiche; Azione stimolante la secrezione gastrica (dispepsie iposecretive), dovute anche al gusto amaro degli Iridoidi. Associazioni: nel trattamento dei disturbi osteoarticolari, con gemmoderivati di Ribes nigrum, di Pinus montana, di Vitis vinifera, di Ampelopsis weitchii, di Rosa canina; con il gambo di Ananas in compresse e con lEchinacea in compresse o soluzione idroalcolica. Modalità di assunzione : 1 compressa al mattino 1 compressa la sera lontano dai pasti .
60 Compresse da 500 mg. di cui 400 mg. di estratto secco Indena.Attività fisiologica: anche questa è pianta ad azione complessa e suscettibile di un utilizzo piuttosto vario; droga di grande importanza nella Medicina Tradizionale Cinese, è citata anche da Dioscoride (medico romano del I° sec. D.C.) nella sua "Materia Medica"; in Cinese è detto "Wa Qi", che si può tradurre con una certa approssimazione "creatore di Qi", che è lenergia fondamentale; dal punto di vista antico e tradizionale è quindi una droga adatta a ricostituire le riserve energetiche, sia in senso fisico che psichico nei soggetti sottoposti a particolari sforzi e stress. E infatti indispensabile nei soggetti che rispondono poco o non rispondono al trattamento con altri neurotonici come il Gin-Seng e lEleuterococco. Moderni studi hanno evidenziato una importante azione immunostimolante; lutilizzo dellAstragalo è quindi indicato come trattamento complementare durante la somministrazione di altri immuno-modulanti, come lEchinacea e lUncaria, sia come preventivi delle malattie da raffreddamento o di altre malattie infettive, sia durante la cura delle stesse qualora siano in atto. L azione preventiva può essere estesa a tutte le malattie derivanti da fenomeni di immunosoppressione ed anche durante i trattamenti con farmaci immuno-soppressori, come i cortisonici ed i chemioterapici-antiblastici. Associazioni consigliate: come neurotonico e stimolante generale, con Gin-Seng ed Eleuterococco; Come immunostimolante, con Echinacea e Uncaria tomentosa. Modalità di assunzione: 2 compresse al mattino e 1 il pomeriggio. Durante i fenomeni di immunosoppressione, le dosi possono essere aumentate.
60 Compresse da 400 mg. di cui 300 mg. di estratto secco acquoso miscelato al 50 % Titolo : Tarassaco D:E 4:1 ; Carciofo 2,33 % in acido clorogenico.Eccipienti nell'estratto secco : maltodestrine in luogo del lattosio. Il carciofo esplica la sua attività sul fegato, in particolare, favorendo la secrezione biliare rendendola più fluida, proteggendo e disintossicando il fegato; di riflesso riduce il tasso di colesterolo nel sangue. Il tarassaco oltre alle proprietà coleretiche e colagoghe utili in ogni genere di insufficienza epatica presenta proprietà spiccatamente depurative grazie alla sua attività diuretica che, per l'appunto, aiuta l'organismo ad eliminare gli "umori" attraverso i reni. Azione fisiologica combinata le due droghe, aventi in misura diversa azione sulla parte secretiva epatica e sulla colecisti (incremento della coleresi ed azione colagoga), nonché sullapparato renale (incremento della diuresi), esercitano una interessante effetto che potremmo definire "di squadra"; secondo la tradizione mediterranea la coppia potrebbe essere definita genericamente "depurativa"; come abbiamo detto essa serve al drenaggio degli "umori", che secondo la Tradizione Mediterranea possono essere perversi. Lincremento dellattività coleretica e di quella diuretica costituisce in ogni caso una attivazione di molti processi catabolici e di espulsione delle scorie, e tali azione sono indicate soprattutto nei seguenti trattamenti:
Modalità d'uso : 1 compressa al mattino a digiuno 1 compressa prima di pranzo.
60 Compresse da 500 mg. di cui 300 mg. estratto secco titolato 1% e 100 mg. titolati al 60% in Silimarina.Azione fisiologica: la Silimarina (che in realtà non è un singolo principio attivo, ma una miscela di principi attivi ad azione analoga, della classe chimica dei Flavanoli, i cui costituenti principali sono la silibina, la silidianina e la silicristina ) possiede una intensa azione di ricostruzione della cellula epatica, lesa da vari agenti (sia biologici come i virus delle epatiti, sia chimici, come lalcool, molte sostanze chimiche e molti farmaci ad azione epatolesiva), ma anche una azione di ripristino funzionali in molte epatopatie di tipo degenerativo, come la steatosi e la cirrosi, delle quali può bloccare levoluzione quando addirittura non riesce ad invertire la tendenza e portare se non allo stato epatico fisiologico, almeno a condizioni di buona funzionalità. Possiede inoltre una potente azione antiinfiammatoria in varie forme di epatopatie infiammatorie croniche anche di origine non virale. Associazioni: con piante ad azione stimolante-coleretica-depurativa, come il Carciofo ed il Rafano (con i quali esiste anche il complesso predisposto, di seguito descritto), ma anche con piante ad azione diuretica-drenante, come la Pilosella e la Linfa di Betulla,, che servono a ridurre il sovraccarico epatico, in parte convogliandolo verso lapparato renale e "facendo riposare" lapparato epato-biliare; particolarmente vantaggiosa risulta lassociazione con le soluzioni idrolacoliche di Agrimonia ed Elicriso, che esercitano, con diversi meccanismi, lazione epato-ricostrutrice ed epato-"riposante". E utile ricordare poi, che il Cardo mariano è utile nei soggetti tendenzialmente ipotesi (anche se, generalmente non danneggia gli ipertesi); in caso di ipertensione grave, è opportuno, insieme al trattamento sintomatico sulla pressione arteriosa, iniziare il trattamento epato-ricostruttore con la sola Agrimonia, che possiede anche una blanda azione ipotensive e proseguire in una seconda fase con il Cardo mariano. Altra associazione da tenere disponibile è quella con i gemoderivati di Ribes nigrum, di Rosmarinus officinalis e di Secale cereale. Modalità di assunzione: 2 compresse al mattino e 1 il pomeriggio. CARDO MARIANO - CARCIOFO - RAFANO 60 compresse da 400 mg. di cui 300 mg. di estratto secco composto al 50% di Cardo Mariano 30% Carciofo 20% Rafano. Titolo : D:E:= 4:1 Eccipienti nellestratto secco : maltodestrine in luogo del lattosio. Miscela di piante ad azione spiccata sul fegato. Azione fisiologica: eccoci di fronte ad un altro "team" vincente, ove si uniscono le azioni stimolanti epato-renali del Carciofo con quelle epato-ricostruttive del Cardo mariano con quelle eucinetiche sulla colecisti del Rafano. Questa miscela è particolarmente indicata nelle forme di insuficienza epatica, anche senza valori alterati, nella calcolosi biliari e nelle colecistiti ed in tutte le turbe della contrattilità della muscolatura liscia della colecisti. Associazioni: con gemmoderivati di Rosmarinus officinali, Secale cereale e Juniperus communis. Modalità duso : 1 compressa al mattino a digiuno + 1 compressa prima di pranzo. CENTELLA ASIATICA 60 compresse da 400 mg. di cui 300 mg. di estratto secco acquoso. Titolo D:E 3:1. Eccipienti nell'estratto secco : maltodestrine in luogo del lattosio. Azione fisiologica: la droga, costituita dalle foglie e dalle sommità, contiene come principio attivo principale lasiaticoside, glucoside legato ad una struttura terpenica, insieme a sostanze analoghe; altri principi attivi minori, come lacido asiatico ed i flavonoidi, concorono allazione globale della pianta. Lazione fondamentale della Centella può essere sintetizzata nel termine generale vasotonico-antiedemigeno; in realtà lasiaticoside ed omologhi, insieme agli altri p.a. esercita una complessa ed importante azione a carico delle pareti venose che hanno perduto tono ed elasticità e provocano infiammazione locale ed edema, tutti aspetti concomitanti in quella che possiamo definire come "sindrome varicosa"; nella prima fase si ha la riduzione del tono delle pareti vasali, poi la stasi sanguigna locale ed infine la fuoriuscita del plasma con conseguente edema e fatti infiammatori che possono provocare dolore ed altre gravi alterazioni. Inoltre, in diverse circostanze, linsieme dei fatti lesivi della parete venosa (soprattutto nella parte superiore delle cosce e sui glutei) conduce a quella che viene impropriamente definita "cellulite", ove alledema fa seguito la polimerizzazione delle proteine plasmatiche e sclerosi del tessuto dermico che intrappola le cellule adipose, provocando la formazione di noduli duri, infiammati, doloranti e scarsamente irrorati. La Centella è uno dei rimedi delezione in tutte le sindromi che partono dalla perdita del tono della parete venosa, con conseguente stasi sanguigna locale, soprattutto a livello degli arti inferiori. La droga possiede inoltre una potente azione cicatrizzante ed antidermatosica; in India viene detta anche "erba delle Tigri", dato che si pensa che le Tigri ferite si rotoli nei cespugli della stessa per curarsi; è attiva come antidermatosica e quindi la si può usare su eczemi, psoriasi etc. E nota pure la sua utilità in casi di dissenteria ed in vari disturbi genitali femminili, che spesso sono connessi o sono allorigine di un ristagno sanguigno pelvico che a sua volta costituisce terreno favorevole per la stasi venosa. Associazioni: con i gemmoderivati di Aesculus Hippocastanum, Populus nigra e Sorbus domestica, con le compresse e la soluzione idrolacolica di Echinacea, sia nei fatti congestizi che nelle vasculopatie venose e nella cellulite. Importante è lassociazione con le soluzioni idroalcoliche di Rusco, di Ippocastano e di Pilosella. E sempre opportuno associare anche un ciclo con compresse di Carciofo e Tarassaco e nei soggetti stitici le "Pillole Tribus". Modalità d'uso : 1 compressa 2/3 volte al giorno lontano dai pasti.
120 compresse da 400mg. di cui 350 mg. di polvere di Dolomite. Origine della sostanza: è noto che la Dolomite è un minerale di origine biologica; ma cosa significa ciò? Milioni di anni fa, prima dellorogenesi (corrugamento della crosta terrestre che ha portato alla formazione delle montagne), i luoghi dai quali si estrae questo materiale si trovavano sommersi nel mare primordiale. In questo mare si trovavano, come in molti mari di oggi, sterminati banchi corallini. Come sappiamo, i coralli sono dei minuscoli polipi che si costruiscono le cavità ove alloggiano una volta che hanno raggiunto la condizione di piena maturità traendo dallacqua di mare quelle materie minerali con le quali costruiscono la loro dimora tubolare. Una volta che, trascinati dal corrugamento orogenetico, i bassi fondali marini primordiali, sono divenuti montagne (come le Dolomiti), si sono portati dietro i loro immensi banchi corallini, che si sono fossilizzati e definitivamente mineralizzati. Ma tale evento non toglie nulla allorigine biologica e quindi dotata di enorme affinità con le altre strutture biologiche, come il nostro organismo di questa materia. Essa è costituita prevalentemente di una miscela di Carbonato di Calcio e di Carbonato di Magnesio, con tracce di altri elementi, in particolare Ferro ed Alluminio. Dal punto di vista mineralogico la possiamo definire un calcare magnesiaco; lassociazione di Calcio e Magnesio è, tra laltro tipica della componente minerale di molte acque termali dotate di intensa attività terapeutica, soprattutto nelle sindromi morbose a carico dellapparato osteo-articolare. Azione fisiologica: il Calcio opportunamente accoppiato al Magnesio (ed il corretto rapporto tra i due elementi, nellorganismo umano garantisce lottimale assorbimento ed utilizzo di ambedue), viene facilmente assimilato e convogliato verso gli organi e le funzioni ove esso viene utilizzato (soprattutto la deposizione del tessuto osseo e la contrazione muscolare). A costo di apparire monotoni e pedanti, vogliamo nuovamente ricordare che la Dolomite consente un apporto ottimale di Calcio, durante gli stati carenziali, proprio perché non è solo Calcio, ma una coppia di origine biologica di Calcio e Magnesio, ed il Calcio viene utilizzato im modo ottimale SOLO se assunto in miscela opportumanente equilibriata con il Magnesio. E quale migliore equilibrio potrà esistere se non in una miscela che proviene dallincessante lavorio pur avvenuto milioni di anni fa operato da esseri viventi come i polipetti dei banchi corallini! In realtà, lo stesso discorso vale per la coppia Sodio-Potassio, ove un adeguato rapporto tra i due garantisce il miglior utilizzo biologico di entrambi; in questo caso una alimentazione ricca di verdure e cereali povera di derivati animali, garantisce lottimale apporto di questi due elementi. Lapporto equilibrato tra Calcio, Magnesio, Sodio e Potassio, permette che tutte le funzioni biologiche siano condotte in maniera ideale. Tra le azioni minori che possono essere sfruttate da questa materia, c è quella come sintomatico nelle pirosi gastriche, dovute ad ipersecrezione acida (la Dolomite, essendo una miscela di carbonati alcalino-terrosi, possiede un blando effetto anti-acido e tampone sulla secrezione acida dello stomaco). Poi, lassunzione di sali di Magnesio, che vengono scarsamente assorbiti a livello intestinale, provoca una blanda azione lassativa di tipo "salino-osmotico", analoga a quella del cosiddetto "Sale inglese", costituita da solfato di Magnesio (il cui effetto è però più spiccato). Associazioni consigliate: per il trattamento dellosteoporosi, nei disturbi osteo-articolari e per il rapido consolidamento delle fratture, è opportuno associare la Dolomite con Equiseto in compresse (apporto di Silicio vedi Equiseto), con capsule di Lecitina di Soja (apporto di fosfati organici a rapido assorbimento) e con i gemmoderivati di Abies pectinata, Betula pubescens (le gemme, non gli amenti), Rubus fruticosus, Sequoia gigantea e Vaccinium vitis idaea. Utile è labbinamento con Fieno Greco e Piantaggine (azione anche sulle strutture cartilaginee e connettivali). Per il trattamento dei disturbi neuromuscolari (spasmofilia) , si consigli lassociazione con compresse di Artiglio del Diavolo, con soluzioni idroalcoliche di Borragine, Melissa, Papavero rosso, con i gemmoderivati di Abies pectinata, Ficus carica, Tilia tomentosa e con le perle di oli ricchi di acido gamma-cis-linolenico, come lOlio di Oenotera o lOlio di Borragine. Nelle turbe della funzionalità gastrica è indispensabile associare il trattamento (che per quanto riguarda la Dolomite) è puramente sintomatico, con un trattamento "di fondo", a base di gemmoderivato di Ficus carica e di soluzioni idroalcoliche di Condurango, Liquirizia e Melissa. Modalità duso : 6-8 compresse al giorno lontano dai pasti in abbinamento alle compresse di Equiseto.
60 compresse da 300 mg. di cui 150 mg. estratto secco ad alto titolo. Titolo : Echinacoside 4,67Azione fisiologica: gli effetti fisiologici e farmacologici dellEchinacea sono stati appronditamente studiati da molte decine di anni; si era osservato che molte tribù Indiane dAmerica facevano un largo uso di questa pianta (della quale esistono anche molte belle varietà ornamentali), soprattutto come cicatrizzante ed antiinfetivo nelle ferite recenti e nelle ferite e piaghe infette, purulente e cronicizzate. Questo ultimo uso attrasse imediatamente lattenzione di molti ricercatori, che videro in questa pianta immense potenzialità di utilizzo. La droga, costituita dalle radici sia della Echinacea angustifolia che della Echinacea purpurea, contiene vari gruppi di principi attivi (Echinacoside, glucoside il cui aglicone è formato da derivati dellacido caffeico, polisaccaridi eteroglicanici, isobutila midi, poliacetileni, inulina, fitosteroli, flavonoidi, terpenoidi e modeste quantità di un olio essenziale contenente umulene e cariofillene ed una moltitudine di componenti minori); in pratica la sua azione antisettica è netta, rapida e potente, poiché, grazie ad essa, entrano in gioco molti fattori, tra i quali una stimolazione aspecifica del sistema immunitario, attivando la fagocitosi e lattività dei fibroblasti. Inoltre il fattore che in molti casi è determinante ed è specificamente legato alla echinacina, è quello della inibizione delle ialuronidasi tissutali e batteriche. In parole povere, possiamo dire che nei tessuti infetti molti ceppi batterici possono prendere piede ed estendere la loro presenza secernendo questi enzimi capaci di ledere la struttura stessa del connettivo e che è formata da polimeri proteici, come il collagene, e da polimeri glicosaminoglicanici, come quelli dellacido ialuronico e potere così invadere senza ostacoli bio-meccanici organi e tessuti. Da non sottovalutare, inoltre, la energica azione anti-infiammatoria degli estratti totali della droga, che possiamo definire come "cortiso-simile", presentante cioè una certa affinità con quella attribuibile al cortisone ed analoghi farmacologici; solo che i cortisonici possiedono anche una intensa azione immunosoppressiva, che manca (anzi, avviene esattamente il contrario!) nellEchinacea. Viene pertanto consigliata per combattere stati influenzali, malattie da raffreddamento e le loro complicanze batteriche. E attiva inoltre in tutti i tipi di infezioni a carico di tutti gli organi, in particolare quelle delle vie respiratorie, urinarie ed intestinali (bronchiti, cistiti, cisto-pieliti, uretriti, dismicrobismi intestinali, etc.). Tutti i fatti settici ed infiammatori rispondono (pur in misura diversa, a seconda dei soggetti) rispondono alla adeguata somministrazione dei derivati di questa droga. Ad essa è attribuita (ed anche questo è un fenomeno osservabile su molti soggetti in misura diversa: su alcuni più accentuata su altri meno) una discreta azione afrodisiaca, che probabilmente è connessa con lottimizzazione delle funzioni immunitarie; è difatti nota la relazione (della quale però sono poco note le cause) intercorrente tra attività immunitaria ed attività sessuale. Molto interessante invece luso cosmetico, sia dalesterno (lazione cicatrizzante si esplica anche a livello di rughe smagliature, ridotto tono connettivale) sia soprattutto dalinterno, dato che, come abbiamo rilevato pocanzi, lazione antiialuronidasica si esplica con un miglioramento della "sodezza" dei tessuti; inoltre lEchinacea è da porsi tra quelle piante che, assunte anche per via interna, provocano un incremento della produzione dei glicosaminoglicani (e quindi delle strutture "portanti" del connettivo dermico, come lEquiseto, lIperico, la Centella. Associazioni - come attivatore immunitario ed anti-infettivo: soluzione idrolacolica e compresse di Iperico, compresse di Uncaria tomentosa, olio essenziale di Limone, i gemmoderivati di Prunus spinosa, Rosa canina, Vitis vinifera. Come afrodisiaco ed antidepressivo, con soluzione idrolacolica di Damiana, Iperico, Angelica, Iperico compresse ed i gemmoderivati di Ribes nigrum, Rubus idaeus, Rosmarinus officinalis, Quercus peduncolata, Betula Pubescens, Sequoia gigantea. Come rassodante dei tessuti: compresse di Equiseto, di Centella, di Iperico. Come riducente laspetto infiammatorio nella sindrome cellulitica: compresse di Centella, di Ananas, soluzione idroalcolica e gemmoderivato di Ippocastano. Come antiinfiammatorio nelle sindromi osteo-articolari: compresse di Artiglio del Diavolo, di Ananas, di Equiseto (oltre ai gemmoderivati previsti alla scheda "Dolomite"). Modalità d'uso : 1 compressa al mattino digiuno e 1 compressa prima di pranzo.
60 compresse da 300 mg. di cui 150 mg. ad alto titolo. Titolo : 0.54% in eleuteroside E.L'eleuterococco o Ginseng siberiano è una pianta delle zone orientali della Siberia ed aree limitrofe (Cina, Corea ). Benché noto da tempo immemorabile nella medicina orientale ha avuto una improvvisa notorietà con le olimpiadi di Mosca : secondo la stampa i buoni risultati degli atleti russi erano dovuti all'assunzione di Eleuterococco. Azione fisiologica La droga, costituita dalle radici, contiene un gruppo abbastanza eterogeneo (dal punto di vista chimico) di principi attivi, detti "Eleuterosidi", che gli studiosi russi (ovviamente i primi a studiare la pianta ed ad isolarne le sostanze attive) avevano definito attribuendo ad essi una lettera dellalfabeto. Eleuteroside A è un sitosterolglucoside; E. B, è la siringina (derivato del fenilpropano); E. B1, lisofraxidinaglucoside (derivato cumarinico); E. D e E, sono dei lignani; E. I, K, L, M, che infine sono saponine triterpeniche analoghe ai ginsenosidi. L azione globale della droga presenta affinità con quella del Gin-seng (vedi scheda) per cui si chiama anche "Gin-seng Siberiano" ma possiede anche una sua peculiare specificità. In generale è una droga ad azione neurotonica, che favorisce la concentrazione, la resistenza allo sforzo fisico ed allo stress psichico (fa difatti parte delle droghe definite come "adattogene", che permettono di tollerare con maggiore efficacia le sollecitazioni che provengono dal mondo esterno. Possiede inoltre una ottima azione immunostimolante, che lo pone tra le droghe di questo gruppo, come lAstraggalo, il Gin-seng, lIperico, lEchinacea e lUncaria. Ma lazione che la rende peculiare (in verità posseduta anche, pur in misura minore anche dal Gin-seng e dallAstragalo) è il miglioramento del rendimento muscolare: in effetti, soprattutto sugli atleti durante gli allenamenti, ma anche nelle gare impegnative, lassunzione dellEleuterococco ottimizza le prestazioni, riducendo il consumo di ossigeno a parità di sforzo (o permettendo uno "scatto in più" a parità di consumo, riducendo così la formazione dellacido lattico, che rappresenta il fattore predominante sul senso di fatica fisica, durante gli sforzi prolungati. Se poi si pensa che lEleuterococco, come il Gin-seng, consente di migliorare lattenzione, la concentrazione, e la prontezza dei riflessi, si capisce come sia particolarmente indicato in quegli sport che richiedono sia un rilevante impegno fisico insieme ad un importante impegno di concentrazione psichica (tiro con larco, scherma, arti marziali, ma anche nel sollevamento pesi o nel lancio del disco e simili, nel salto e nella corsa). Possiamo quindi dire che è la droga delezione per tutti coloro che richiedono un sostegno globale in una attività ove limpegno fisico è finalizzato al raggiungimento di un determinato obiettivo che richiede capacità di attenzione, di valutazione e presenza di spirito. Associazioni: con compresse di Astragalo, Gin-seng, Guaranà (per chi tollera bene le droghe caffeiche e durante le gare impegnative.); interessante labbinamento con lIperico (nelle varie forme), con la Damiana, lAngelica ed il gemmoderivato di Ribes nigrum (durante le gare è sempre opportuno tenere alto il "tono" surrenalico). Modalità d'uso : 1 compressa al mattino + 1 prima di pranzo ; in un periodo iniziale si può' raddoppiare l'assunzione. EQUISETO 90 compresse da 500 mg. di cui 300 mg. polvere equisetum arvensis di raccolta spontanea; 80 mg. di estratto secco.Azione fisiologica Ricerche biomediche americane, riportate sulla rivista italiana di una importante Azienda farmaceutica, risalenti peraltro a non meno di 30 anni fa, misero in evidenza che la deposizione del Calcio sul tessuto osseo poteva aver luogo solo in presenza di una serie di fattori concomitanti (determinati ormoni, la vitamina D, ed altri minori); tra questi altri, risultò ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE il Silicio; in pratica, in presenza di tutti i co-fattori (Calcio in concentrazione adeguata ed in opportuno equilibrio con il Magnesio, ormoni e vitamine) ma in assenza o in carenza di Silicio, non si poteva avere una corretta ed ottimale deposizione del Calcio per la costruzione ed il mantenimento del trofismo osseo, cartilagineo e tendineo. Questa scoperta apparve sicuramente singolare nellambito del mondo accademico e farmaceutico, che in effetti ne ha tenuto ben poco conto. Nel mondo erboristico, invece, lEquiseto, pianta ricca di silice, è stato usato da tempo immemorabile in molti disturbi, soprattutto in quelli a carico del sistema osteoarticolare. L Equiseto contiene molte sostanze dotate di importante attività biologica, ma nessuna che possa essere definita come principio attivo vero e proprio, secondo la visione chimico-farmaceutica moderna; contiene appunto la silice (calcolata come acido silicico), la cui concentrazione oscilla tra il 5 e l8%; contiene inoltre Calcio, Magnesio, Potassio, Ferro, Manganese ed altri elementi minori; vi si trovano inoltre flavonoidi (erbacetina, equisetrina, galuteolina, gossipetina, isoquercitrina), steroli (campesterolo, isofucosterolo) ed altre sostanze come equisetonina, acido caffeico e ferulico e modestissime quantità di alcaloidi di varia natura (3-metossipirina, nicotina, palustrina). Se luso delezione della pianta è quello dellottimizzazione della deposizione di Calcio nelle ossa (trattamento dellosteoporosi ed accelerazione del consolidamento delle fratture), nonché quello del miglioramento del trofismo connettivale, cartilagineo e tendineo (abbiamo visto in altre schede che lEquiseto fa parte delle piante che provocano lincremento della produzione dei glicosaminoglicani), è anche vero che le sue indicazioni possono essere estese ad altre importanti sindromi morbose. Tra queste, molto importante cè quella legata al trattamento delle infezioni e delle infiammazioni dellapparato uro-genitale; in questo caso intervengono sia la frazione sterolica che, soprattutto, quella flavonoidica, che garantiscono una azione combinata molto potente, cioè diuretica, antiinfiammatoria e perfino blandamente anti-infettiva. Non bisogna poi dimenticare che lEquiseto presenta una considerevole attività sullemopoiesi, facendone un ingrediente indispensabile in varie forme di anemia. Migliora altresì il trofismo delle mucose gastriche ed intestinali, rendendolo ottimo (in adeguate associazioni) nelle forme infiammatorie (coliti soprattutto) ed ulcerose (gastrica ed intestinale). Per uso interno presenta anche importanti azioni "cosmetiche", dato che, grazie allapporto minerale, favorisce il miglioramento del tono connettivale (azione "rassodante"), grazie alla stimolazione della produzione dei glicosaminoglicani, giova nei trattamenti contro la caduta dei capelli e nella fragilità delle unghie e delle strutture cheratiniche in generale. Associazioni - nel trattamento dellosteoporosi, delle fratture e delle malattie osteoarticolari : Dolomite;e vedi anche gli altri presidi nella scheda "Dolomite", Fieno greco e Piantaggine. Nel trattamento delle forme infettive ed infiammatorie delle vie urinarie: soluzione idroalcolica di Uva ursina, di Erica, di Mirtillo (foglie), di Iperico., di Echinacea, di Verga dOro e le compresse di Echinacea, Uncaria ed Astragalo. Anche in questo caso, per provocare una blanda alcalinizzazione delle urine, si può associare la Dolomite. Indispensabile un trattamento con i gemmoderivati di Calluna vulgaris , Vaccinium vitis idaea e Vaccinium myrtillus. Quando si voglia affrontare il problema dellemopoiesi, in vari casi di anemia, sia a carattere ereditario, che contingente (mestruazioni troppo abbondanti, emorragie di varia natura, postumi da chemioterapia o da certi tipi di antibiotico terapia), si consiglia di associare lEquiseto con gemmoderivati di Tamarix gallica (che rimane il complementare delezione), di Rosa canina e di Prunus spinosa, con le compresse di Astragalo, di Rosa canina e di Lievito di Birra, con la soluzione idroalcolica di Ortica e di Romice. Nel trattamento come "rassodante" e tonico tissutale, si consiglia lassociazione con compresse di Fieno Greco, di Centella, di Echimacea. Come tonico delle strutture cheratiniche (capelli, unghie), è indispensabile labbinamento con le compresse di Lievito di Birra, di Spirulina e con la soluzione idroalcolica di Corallina. Nelle ulcere gastriche ed intestinali (di modesta entità), si consiglia lassociazione con la soluzione idroalcolica di Piantaggine, di Liquirizia e di Condurango e del gemmoderivato di Ficus carica. Modalità d'uso : 3 compresse al mattino a digiuno 2 compresse prima di pranzo .
60 Compresse da 500 mg. di cui 160 mg. di estratto secco di Escolzia, 160 mg. di estratto secco di Papavero e 80 mg. di estratto secco di Passiflora titolata 1,5% in flavonoidi espressi come isovitexina. Azione fisiologica eccoci a disposizione una belissima "squadra" di piante ad azione rilassante e a dosi maggiori ipnotica; sappiamo quanto sia difficile risolvere problemi di insonnia su molti soggetti altamente stressati ed iper eccitati. Se volessimo prendere in esame le singole droghe, potremmo vedere come ognuna agisca in modo diverso, ma combinato su molti fattori che inducono e/o sostengono linsonnia: lo stato ansioso, le tensioni muscolari cervicali e dorsali, gli spasmi della muscolatura liscia viscerale (soprattutto gastrica ed intestinale, e nel caso del Papavero rosso anche quella dei bronchi e del diaframma che provocano attacchi tussivi di origine nervosa); tutte e tre possiedono inoltre una intensa azione sedativa a carico del Sistema nervoso centrale, inducendo uno stato di rilassamento, di pace con se stessi e gli altri ed inducendo, a dosi più elevate, un sonno fisiologico, che permette un risveglio tranquillo e privo di torpore residuo; anzi risvegliandoci da un sonno indotto da questa miscela, ci accorgiamo di una ritrovata energia. Modalità di assunzione: 4-5 compresse prima di coricarsi. FIENO GRECO 90 compresse da 500 mg. di cui 240 mg. polvere di Fieno Greco + 160 mg. di estratto secco. Rapporto D:E=4:1. Eccipiente nellestratto secco : maltodestrine in luogo del lattosio. Azione fisiologica La droga, costituita dai semi, è nota ed utilizzata sin dallantichità; è descritta da Dioscoride, ad esempio, nella sua "Materia Medica" I° sec. d.C. per ben due volte: nel I° Libro, Cap. 43° e nel II° Libro al Cap. 93°, vers. Mattioli; Galeno lo descrive nel suo celebre "Le virtù dei semplici medicinali" al Libro VIII°; è poi ricordato da tutti i più grandi medici Arabi, come Mesuè, Razes, Avicenna e in tutti gli erbari medievali e tardo-rinascimentali dellOccidente. Nellantichità era impiegato prevalentemente nelluso esterno, per dermatosi o per gli ascessi e nelluso interno è celebrato soprattutto per la sua benefica azione azione a livello intestinale.. I principi attivi della pianta, che sono veramente una moltitudine, possono essere divisi in vari gruppi:
I saponosidi steroidici possiedono una importante azione sul sistema endocrino; ad essi è da attribuirsi un effetto anabolizzante ma scevro da effetti collaterali, impiegabile ad esempio da coloro che, come molti atleti e cultori di "body-building" , vogliono aumentare la massa muscolare, evitando limpiego di anabolizzanti proibiti e/o pericolosi; lazione anabolizzante degli steroidi si somma a quella nutrizionale delle proteine e dei grassi nobili che la droga contiene, ottimizzando lassorbimento e lutilizzo di questi preziosi nutrienti. Ripetiamo che limpiego di questa droga può far evitare limpiego dei "cocktail" pericolosi spesso di largo uso presso certi centri atletici. Il complesso dei vari principi attivi conferisce poi alla droga una buona azione ricostituente (cè chi lo ha definito una sorta di "Pappa Reale vegetale", anche perché conferisce, oltre ad un elevato tono fisico, una elevata azione neurotonica. Lassorbimento dei nutrienti viene poi intensifica in generale ed è molto utile quando si ha a che fare con soggetti depauperati ed astenici, come bambini durante la crescita o lo studio o lo sport, donne durante la gravidanza, anziani debilitati e smagriti. Il Fieno Greco possiede inoltre una notevole azione ipoglicemizzante, agendo sul pancreas endocrino. E galattogeno, dato che favorisce la secrezione di prolattina in modo indiretto, attraverso una stimolazione ipofisaria; attraverso questa azione si ha anche una blanda stimolazione uterina. E un antiossidante e favorisce tutti i processi di recupero e di riparazione organica. A livello delle mucose gastronteriche agisce come cicatrizzante e riparativo su danni e lesioni a loro carico. Sul sistema cardiocircolatorio agisce come blando stimolante cardiaco, con una azione cronotropa positiva e a livello del Sistema nervoso autonomo come lieve parasimpaticomimetico. Associazione con Guaranà, Gin-seng, Eleuterococco. Grazie alla sua azione equilibrante nei disturbi della nutrizione, favorisce laumento di peso, qualora vi sia la necessità. Stimola anche lattività pancreatica esocrina e migliora in generale la digestione e lassimilazione dei cibi; complessivamente è un ottimo stimolante, tonificante e ricostituente, conseguentemente allattivazione di tutti i processi vitali dellorganismo di cui aumenta il tono fisiologico : si raccomandano quindi nelle anemie, negli stati di denutrizione, nelle convalescenze prolungate e nella gracilità infantile. Associazione con MG di Abies pectinata, Betula pubescens, Rosa canina, Tamarix gallica, Ficus carica. I C-flavonoidi conferiscono una azione diuretica, con il concorso degli steroidi che possiedono un effetto anti-ADH . Buon ultimo, la fenugrecina inibisce la replicazione di alcuni gruppi virali, tra i quali i virus erpetici (Herpes zoster , labiale e analoghi); associazione con Echinacea, Uncaria, Iperico. In molte regioni del mondo, soprattutto in Oriente, il Fieno Greco è impiegato nei disturbi epato-biliari, in quelli renali ed in quelli genitali, sia femminili che maschili. Tra laltro è uno degli ingredienti principali del curry. Lo si può quindi considerare un rimedio delezione soprattutto nelle malattie metaboliche (iperglicemia, ipercolesterolemia ed altre dislipemie) Associazioni raccomandate: Carciofo, Gymnena, Garcinia. Ne è stato raccomandato luso come espettorante ed emolliente nelle tossi e nelle bronchiti; sperimentazioni cliniche su pazienti affetti da tubercolosi, hanno evidenziato sia un miglioramento delle funzioni respiratorie che un miglioramento dello stato generale, del tono sia fisico che psichico ed un effetto ricostituente (associazione con il MG di Viburnum lantana). E stato osservato anche un certo effetto euforizzante, antidepressivo e di miglioramento dellumore (associazione con lIperico). Buon ultimo, la sua azione sul miglioramento dellassorbimento dei nutrienti, ne fanno un buon coadiuvante nel trattamento dellosteoporosi (associazione con Dolomite ed Equiseto). Modalità duso : 3 compresse al mattino a digiuno, 2 compresse prima di pranzo. 60 compresse da 400 mg. di cui 300 mg. di estratto secco acquoso dei frutti. Rapporto D:E = 4:1 Eccipiente nell'estratto secco : maltodestrine in luogo del lattosio. Azione fisiologica droga considerata semplice, quasi banale, secondo la visione moderna; nelle antiche Farmacopee era classificato tra i Semi Caldi Maggiori, insieme ad altre Ombrellifere (potevano essere Quattro o Cinque, a seconda degli Autori, ma il Finocchio ci si trovava sempre: Finocchio, Anice, Carvi, Apio oppure Finocchio, Anice, Carvi, Sedano, Prezzemolo ciò avvenne quando si ingenerò lincertezza sulla reale identificazione dellApio anche esso descritto da Dioscoride e da Galeno dato che secondo alcuni Autori lApio era il Sedano e secondo altri il Prezzemolo; quindi tra il XVI° ed il XVII° secolo, nellincertezza furono inseriti ambedue). Seme Caldo Maggiore per eccellenza, il Finocchio era indicato soprattutto per stimolare lattività gastrica, per espellere o dissolvere o inibire la formazione dei gas intestinali; inoltre era indicato per rendere fluida ed espellere la "Flemma" perversa, vale a dire per fluidificare ed eliminare muchi e catarri vischiosi a vari livelli, soprattutto bronchiale ma anche intestinale e genito-urinario (coliti mucose, catarri uretrali e vaginali, e simili). I suoi costituenti principali sono: olio essenziale (fino all8%, contenente anetolo, fencone, estragolo, limonene, canfene, alfa-pinene, aledide anisica, gamma-terpinene.); flavonoidi (quercetina, rutina, isoquercitrina, apiina); cumarine (umbelliferone, bergaptene, psoralene, scoparone, seselina, imperatorina, xantotoxina, marmesina); contiene inoltre un olio grasso (trigliceride), alfa-amirina, mannitolo, vanillina (che contribuisce allaroma), proteine e vitamine. L olio essenziale di Finocchio è un ottimo fluidificante ed espettorante dei muchi viscosi efficace ma privo di effetti collaterali, tantè vero che alle dosi opportune può essere somministrato anche ai bambini. Possiede inoltre una potente azione galattogena e galattogoga, che probabilmente è correlata ad una stimolazione ipofisaria, come avviene per il Fieno Greco (con il quale si può associare). Ma lazione di maggior rilievo è sicuramente quella a carico del sistema digerente: a livello gastrico stimola in modo fisiologico sia la secrezione che la motilità, favorendo lappetito (preso prima dei pasti) che la digestione ( preso a fine pasto, magari accompagnato da poca acqua ben calda); possiede una importante azione spasmolitica sulla muscolatura liscia sia gastrica che intestinale, giovando sugli stati contrattivi dolorosi di tutto il tubo digerente; a livello intestinale possiede una importante azione carminativa ed antimeteorica, attraverso le quali in parte evita la formazione dei gas intestinali bloccando i processi fermentativi, in parte ne favorisce leliminazione ed in parte grazie alla detta azione spasmolitica riduce le contrazioni, i gonfiori e gli stati congestizi pelvici che a questi fenomeni sono correlati. Associazioni raccomandate: soluz. Idrolacolica di Melissa, di Meliloto, di Camomilla, di Carvi, di Anice; con MG. Di Ficus carica (stomaco), Vaccinium vitis idaea (intestino), Tilia tomentosa (somatizzazioni). Modalità d'uso : 1-2 compresse prima dei pasti (per i disturbi gastrici), dopo i pasti (come carminativo e spasmolitico). Lontano dai pasti (anche 3 volte al giorno) per favorire la montata lattea nelle nutrici. 60 compresse da 400 mg. di cui 300 mg. di estratto secco acquoso. Titolo : 0,1% in iodioEccipienti nell'estratto secco : maltodestrine in luogo del lattosio. Il Fucus vesicolosus è un'alga marina (del gruppo delle Alghe brune) che vive lungo le coste dell'atlantico dalla Groenlandia all Manica; si estende fino alle isole Canarie che costituiscono il suo limite meridionale. Azione fisiologica Lazione per la quale è cercata ed utilizzata oggi, è sicuramente quella legata alla presenza nella droga di una rilevante quantità di Iodio che vi si trova, sia in forma inorganica che legato a proteine. Tale elemento che viene facilmente assorbito nel tratto intestinale, possiede uno spiccato organotropismo per la tiroide, dove viene introdotto negli ormoni tiroidei (triiodotironina e tiroxina). Tali ormoni esercitano una intensa azione stimolante il metabolismo basale e luso della droga è quindi precipuamente indicato nei trattamenti dimagranti. E stato usato con successo nel trattamento del "gozzo" da ipotiroidismo, quando legato alla carenza di Iodio. L Arsenico, presente in tracce, concorre alle modifiche metaboliche, interferendo con i processi di utilizzo delle sostanze alimentari ad alto potere calorico. Complessivamente, rappresenta uno dei presidi sui soggetti sani ma obesi o comunque sovrappeso. Naturalmente la droga ed i suoi derivati ad elevata concentrazione sono controindicati nei soggetti affetti da ipertiroidismo, da tiroidite ed in tutti i disturbi della ghiandola per i quali non si prevedono gli effetti di una assunzione sistematica di Iodio. In realtà la sua composizione è molto complessa ed il suo uso sarebbe giustificato in molti altri problemi. Contiene difatti, oltre alla parte minerale (Iodio, come abbiamo detto, sia inorganico che legato alle proteine dallo 0,1 allo 03%, ma anche Bromo, Arsenico, Magnesio, Sodio, Potassio ed innumerevoli altri elementi in tracce, contiene polifenoli (floroglucinolo e suoi glucopolimeri, detti "fucoli"), steroli (fucosterolo), tetraterpeni (fucoxantina), poliidrossifenileteri (foretoli), floro-tannini ad alto peso molecolare; esteri diglicerici sulfurilglicosilici, sulfonilglicosilici e fosfonilglucosilici; mucopolisaccaridi (algina, fucoidina, laminarina); ossi-idrossi-lipidi polari. I mucopolisaccaridi possiedono un interessante effetto a carico del sistema immunitario, inducendo la modificazione dei linfociti. I metaboliti dei derivati solforati possiedono sia una azione mucolitica, quando si formano, e mentre vengono espulsi per via renale, concorrono coi flavonoidi ad un incremento dellazione diuretica. I floroglucinoli ed i polifenoli, possiedono una netta azione antibiotico-simile su vari ceppi batterici. La componente polisaccaridica conferisce una azione lenitiva e blandamente lassativa; a livello intestinale e nel tratto gastro-enterico, tale componente, unita a quella tannica e flavonoidica, esercita una importante azione anti-infiammatoria. Infine, grazie alla varietà ed alla quantità della componente minerale, la droga costituisce un ottimo integratore di questa componente. Associazioni con Garcinia, Ananas, Dolomite, Equiseto, soluzioni idroalcoliche di Pilosella, Tarassaco, Linfa di Betulla. Per il suo contenuto in iodio viene consigliato nel trattamento del gozzo e dell'obesità. Stimola infatti blandamente la tiroide accelerando i processi metabolici legati allo smaltimento dei grassi in eccesso.E peraltro ricca di mucillagini e alginati ad azione blandamente lassativa e depurativa. Modalità d'uso : 1 compressa al mattino a digiuno e 1 compressa prima di pranzo. 60 compresse da 500 mg. di cui : 380 mg. di estratto secco titolato al 3 %20 mg. di estratto secco titolato al 24% Eccipienti: maltodestrine in luogo del lattosio anche nellestratto secco. Azione fisiologica Luso moderno della droga è nato dallosservazione del suo impiego millenario nelle medicine tradizionali orientali (la Cinese in particolare); la droga è costituita dalle foglie della pianta, che è un albero appartenente al più grande gruppo delle Gimnosperme e rappresenta una sorta di "fossile vivente"; in realtà la specie si sarebbe estinta da millenni, se pare - la sua esistenza non fosse stata rigorosamente protetta da una amorevole protezione e coltivazione nei giardini della nobiltà cinese più antica. Tra il XVIII° ed il XIX° secolo alcuni esemplari furono importati in Europa, ove essa si è adattata e naturalizzata di buon grado ed è relativamente facile trovarla nei parchi, nei giardini e lungo i viali. Le azioni fondamentali della droga, sulla membrana cellulare e sulla microcircolazione, sono legate alla presenza di un magnifico "cocktail" di sostanze attive, che ne fanno un presidio indispensabile per molti trattamenti erboristici. Contiene: glicosidi flavonoidici (3-O-metilmiricetin-3-ramnoglucoside, isoramnetol-3-O-rutinoside, siringetin-3-O-rutinoside, ed altri minori); bisflavonoidi amentoflavonici (ginkgetolo, isoginkgetolo, bilobetolo); diterpeni lattonici (ginkgolidi A, B, C); sesquiterpeni lattonici (bilobalide); acido ginkgolico e idrossiginkgolico; ginkgolo; bilobolo; acido 6-idrossikinurenico. Abbiamo accennato allazione sulle membrane cellulari, che è operata dai bisflavonoidi, stabilizzandole e bloccando la perossidazione lipidica e la formazione dei radicali liberi. I ginkgolidi inibiscono il fattore di attivazione piastrinica (PAF), riducendo il rischio trombotico; tali sostanze riducono anche il rischio del broncospasmo nei soggetti allergici. E stata rilevato inoltre un incremento della regolazione vasomotoria associata ad una riattivazione della funzionalità adrenergica (vale a dire che le terminazioni nervose simpatiche che regolano la funzionalità cardiaca e quella relativa alla regolazione del diametro dei vasi arteriosi, rispondono meglio). Elementi dei vari gruppi di sostanze attive (in particolare i flavonoidi e i diterpeni lattonici) si legano alle pareti dei microvasi e delle vene, un po come leparina a bassi dosaggi, favorendo la microcircolazione anche a livello delle strutture venose oltre che sulle arteriose. I derivati del Ginkgo sono quindi i presidi delezione per tutti i disturbi della circolazione cerebrale, soprattutto quella legata alla microirrorazione; possiede una azione protettiva e curativa sulle forme ischemiche e trombotiche e nelle vasculopatie periferiche, sia arteriose che venose e che tendono a formare edemi, ad esempi agli arti inferiori. Giova grandemente nei disturbi otologici, sia di origine circolatoria (ronzii, tinnito e simili), sia di origine infiammatoria (il Ginkgo possiede uno specifico tropismo per lapparato auricolare), favorendo lazione di altri presidi con attività anti-infiammatoria generale, come lEchinacea, ad esempio. E utile inoltre negli spasmi bronchiali ed intestinali, anche su soggetti allergici e quando sia coinvolta la regolazione neuro-vasale. I flavonoidi del Ginkgo incrementano il drenaggio biliare, favorendo la diminuzione dellipercolesterolemia e di altre dislipemie. Gli estratti totali hanno inoltre interessanti proprietà spasmolitiche sulla muscolatura liscia della vescichetta biliare, del coledoco e dellintestino. Buon ultimo, è stata riscontrata una interessante azione che possiamo definire "cosmetica", dato che la droga regolarizza la secrezione sebacea, soprattutto in pelli devitalizzate e secche. Associazioni: le piante con le quali il Ginkgo lavora meglio in "team", sono sicuramente il Cipresso ed il Biancospino, il Tiglio ed il Meliloto, soprattutto assunti in soluzione idroalcolica; "squadre" di grande successo sono quelle che forma con la Centella, con il Gin-Seng e con lAstragalo; la migliore associazione per chi vuole potenziare a dismisura le proprie potenzialità intellettuali e di concentrazione è quella che mette insieme Ginkgo, Gin-seng o Eleuterococco, Astragalo e Lecitina di Soja. Nei disturbi otologici, è ottima lassociazione con MG di Ribes nigrum e Carpinus betulus, con lEchinacea in varie forme, con le compresse di Ananas. Modalità duso: 2/3 compresse al giorno lontano dai pasti. 60 compresse da 400 mg. di cui 100 mg. di estratto secco ad alto titolo, ottenuto da radici centrali.200 mg. di polvere ginseng rosso titolato Titolo E.S. : 14% in ginsenosidi Rg1.Azione fisiologica Come abbiamo visto per lAstragalo, il Gin-Seng è una pianta largamente utilizzata nella tradizione medica cinese; come lAstragalo "crea il Qi", così il Gin-Seng lo mobilita e lo fa circolare; lo si somministra quindi tradizionalmente ha chi ha problemi non tanto di "povertà di energia", ma di incapacità di utilizzarla. Dal punto di vista moderno, le sue azione sono legate alla presenza di un ricco complesso di principi attivi; i più importanti, rilevati e studiati, sono i gingenosidi, classificati in due gruppi, il gruppo dell oleano (Ro), del dammarano (gingenosidi Ra, Rb1, Rb2, Rb3, Rd, Re, Rf, Rg1, Rg2, Rg3, Rh1, Rh2; a loro volta nellambito del gruppo del dammarano ci sono quelli propanadiolici Rb1, Rb2, Rb3, Rc, Rd e quelli propanatriolici Re, Rf, Rg1, Rg2, Rh1); linteresse di questa sottodivisione sta nel fatto che i glicosidi dammaranici propanatriolici possiedono attività stimolante, mentre i propanadiolici la possiedono sedativa. La droga contiene poi sostanze estrogeniche (estriolo, estrone, beta-estradiolo), amminoacidi, tra i quali prevale larginina, acidi organici (citrico, fumarico, malico, succinico), fitosteroli (campesterolo, beta-sitosterolo, stigmasterolo), praticamente tutte le vitamine del gruppo B (1, 2, 3, 5, 6, 8, 9 e perfino la rarissima nel mondo vegetale 12), la C e la E (tocoferoli); contiene poi tracce di olio essenziale (che conferisce alla droga il grato odore legnoso-dolce-aromatico), della colina e degli zuccheri; possiede inoltre un bel "corredo" di minerali ed oligoelementi (Alluminio, Rame, Potassio, Arsenico, Ferro, Silicio, Calcio, Magnesio, Vanadio, Cobalto, Manganese, Zinco, Fosfati). La droga viene proposta soprattutto come tonico generale, ma soprattutto come neurotonico, in quanto rispetto allEleuterococco ottimizza soprattutto le prestazioni intellettuali, come la memoria e la capacità di concentrazione; migliora tuttavia anche le prestazioni fisiche, soprattutto come "adattogeno", termine che indica la capacità di conferire allorganismo umano ed animale la possibilità di resistere meglio a tutti i tipi di stress, fisici e psichici (grandi escursioni termiche, condizioni estreme di caldo e di freddo, affaticamento ed astenia, postumi di traumi e di sforzi rilevanti, convalescenze, preparazione per importanti impegni sportivi, gravi sollecitazioni psichiche, depressione, dispiaceri, ansia, e così via.). Ovviamente una droga che agisce in modo così rilevante sulle condizione estrreme può essere usata con vantaggio, a dosi abbastanza basse, per i nostri sforzi quotidiani. Viene ad essa attribuita anche una buona azione afrodisiaca. Nei soggetti che non rispondono al trattamento con Gin-Seng, è indispensabile associarne la somministrazione a quella di Astragalo; in effetti i soggetti "poveri di Qi", secondo lottica cinese, devono essere preparati alluso del Gin-seng con il "creatore di Qi" (che è appunto lAstragalo). E nota, infine, una azione immunomodulante ed immunoattivante degli estratti di Gin-seng. Altre associazioni con i gemmoderivati di Ribes nigrum, di Rosmarinus officinale, di Sequoia gigantea e Betula verrucosa semi, con lEchinacea in compresse o in soluzione idroalcolica; in alcuni casi può essere associato a droghe eccitanti come il Guaranà, mentre nei casi di soggetti ipereccitabili, esso va assunto al mattino ed alla sera vanno somministrate droghe ad azione rilassante o sedativa (soluzione idroalcolica di Melissa, di Meliloto, di Papavero rosso, compresse di Escolzia o di Escolzia, Papavero rosso e Passiflora). In alcuni casi, in soggetti depressi e stressati, si può assistere ad un effetto che alcuni definirebbero paradosso, nei quali la semplice assunzione di Gin-seng provoca e favorisce il sonno serale. Ricapitolando, lo si propone come tonico, ricostituente, stimolante, per aumentare la resistenza al freddo e alla fatica, per incrementare la memoria e la concentrazione mentale, il rendimento atletico e stimolare l'attivazione della risposta immunitaria, ma anche per migliorare lumore ed il comportamento in soggetti depressi. Modalità d'uso : 1 compressa al mattino a digiuno, 1 compressa prima di pranzo. 60 compresse da 400 mg. di cui 250 mg. di glucomannano. La droga è costituita dalla frazione polisaccaridica purificata delle radici di una aracea, lAmorphophallus konjak; tali polisaccaridi, sono detti appunto "glucomannani", dato che i monomeri glucidici sono rappresentati dal glucosio e dal mannosio. La particolare struttura del biopolimero lo rende inattaccabile agli enzimi digestivi, ma non gli impedisce di assorbire acqua e formare masse geloidi, soprattutto al livello del tratto intestinale. La massa geloide possiede alcune interessanti proprietà: 1 nel rigonfiarsi, attiva i recettori pressori che si trovano nella parete dellintestino, stimolando fisiologicamente la peristalsi e quindi lalvo; 2 forma uno strato mucoide ad azione emolliente ed antiinfiammatoria, che quindi agisce positivamente sulle mucose infiammate e/o ulcerate; 3 lo strato mucoide, che tende a rivestire, in modo instabile, le pareti intestinali, inibisce in buona misura lassorbimento di nutrienti, soprattutto quelli ad elevato potere calorico, come zuccheri e grassi, riducendo di fatto lapporto calorico complessivo, a parità di introduzione alimentare (vale a dire che mangiando le stesse cose, viene ridotto lapporto nutrizionale e calorico). Queste azioni combinate rendono il Glucomannano indispensabile nelle diete dimagranti, nelle coliti infiammatorie ed ulcerose, nelle dislipemie (ipercolesterolemia, ipertrigliceridemia, etc.) ed in altre turbe del metabilismo (ad esempio anche nel diabete). Inoltre, la tendenza del biopolimero a formare masse geloidi anche a livello gastrico, provoca un gradevole effetto di sazietà togliendo il senso di fame, che tanto influisce nella formazione del soggetto obeso. Il glucomannanno, in tutto il tubo digrente, rigonfiandosi e creando un velo mucoide intorno alle particelle di cibo, ostacola lazione degli enzimi digestivi; tale azione si somma a quella limitante "meccanicamente" lassorbimento delle sostanze nutritive e nel ridurre lapporto calorico. Associazioni consigliate: compresse di Fucus, Garcinia, Ananas, Carciofo e Tarassaco, Equiseto, soluzione idroalcolica di Pilosella, di Curcuma, di Betulla, di Bardana, gemmoderivati di Linfa di Betulla, di Fraxinus excelsior, di Rosmarinus officinalis. Modalità duso : 2/3 compresse prima dei pasti con un bicchiere dacqua.
60 compresse da 400 mg. di cui 300 mg. di estratto secco acquoso. Rapporto D:E=5:1 . Titolo in Caffeina 8 %.Eccipiente dell'estratto secco : maltodestrine in luogo del lattosio. Azine fisiologica - I semi di questa pianta vengono impiegati quali stimolanti e tonici per il loro contenuto in caffeina ; la droga è comunque ricca di tannini che moderano l'effetto eccessivo della caffeina distribuendolo nel tempo attraverso una lenta cessione che ne prolunga l'azione. Secondo la leggenda, la piante nasce dagli occhi di un semidio del Pantheon indio-amazzonico: in effetti i frutti maturi, dai quali si trae il seme, somigliano a grappoli di occhi aperti e vigili. In realtà, lazione globale della droga è si legata alla presenza di caffeina, ma la sua funzione non è solo di tipo eccitatorio; luso del Guaranà garantisce una azione prolungata nellarco della giornata, ove ad un elevato tono neurale è associata una migliore concentrazione, una vista più acuta e dei riflessi più pronti e scattanti. Se ne consiglia in ogni caso luso per periodi di 15-20 giorni intervallati con momentanee sospensioni di almeno 4-5 giorni. E opportuno assumerla al mattino, alla dose gionaliera, che va calibrata in relazione alle necessità ed alle caratteristiche individuali. Nei soggetti ipereccitabili, nervosi e sensibili agli alcaloidi xantinici (caffeina, teofillina, teobromina, etc.), il prodotto va assunto solo in occasione di speciali prestazioni (guida di automezzi per ore, prima di gare sportive non competitive, prima di esami o prove di concorsi e simili) e sempre nella prima mattina. Associazioni: in concomitanza ad elevate prestazioni fisiche e sportive, con Eleuterococco o Gin-seng e Astragalo; nei soggetti depressi con Iperico in varie forme e con la soluzione idroalcolica di Angelica; in tutti i casi può essere associato a dosi maggiorate di MG di Ribes nigrum, affinchè si possano sfruttare appieno le proprietà stimolanti surrenaliche di questultimo. Modalità d'uso : 1-2 compresse al mattino. 1 compressa dopo pranzo. 60 Compresse da 500 mg. di cui 400 mg. di estratto secco titolato 3% in Iperforina.Azione fisiologica Da millenni (sono descritte le proprietà della pianta e di un certo numero di varietà e specie affini, nella "Materia Medica" di Dioscoride, che come è noto nel I° sec. d.C. raccoglie le conoscenze farmacologiche di area mediterranea risalenti a loro volta ad epoche ancora precedenti) la droga è utilizzata per il suo straordinario potere cicatrizzante ed antiinfiammatorio nelluso esterno. In realtà molti dei sinonimi greci della pianta fanno riferimento a queste eccezionali proprietà: "androsaemon" (= sangue umano), "corion" (= cuoio, ma per estensione la superficie cutanea) ed anche "chamaepytin" (= che somiglia al Pino per lodore resinoso, legato alla presenza di pineni nellolio essenziale). In epoche recenti, con le modalità tipiche della scienza moderna, tutte le proprietà attribuite dagli antichi alla pianta sono state confermate e con dovizia di dati farmacologici e clinici. Ma non basta; agli inizi degli anni 80, sono state evidenziate altre interessanti proprietà nelluso interno della droga e dei suoi derivati ricchi (o arricchiti con particolari tecniche estrattive) di un particolare gruppo di principi attivi (i derivati naftodiantronici). La droga contiene una varietà di sostanze attive che concorrono alle sue meravigliose virtù: derivati naftodiantronici in forma glicosidica, che possono raggiungere una concentrazione che va dal 0,1 al 0,3% (ipericina, pseudoipericina, isoipericina, protoipericina); flavonoidi (anche questi in elevatissima concentrazione: dal 0,5 all 1%, come liperoside, il rutoside, la I 3,II 8-biapigenina biflavone); modesta ma significativa concentrazione di un olio essenziale (2-metilottano, n-nonano, n-undecano, pineni, cariofillene, umulene, ottanale, decanale ed altri componenti minori); prenilfloroglucinoli (3%, soprattutto come iperforina); tannini catechici (che raggiungono concentrazioni dall8 al 12%); flobafeni, steroli, triterpeni. L ipericina isolata o in estratti altamente purificati, ha mostrato una rilevante azione IMAO (inibitrice delle monoaminoossidasi A e B); vale a dire che essa inibisce una importante attività enzimatica, cioè quella che porta alla degradazione di quelle che vengono in chimica farmaceutica definite "monoamine" e cioè le catecolamine (adrenalina e nor-adrenalina) e la serotonina, che è uno dei principali mediatori chimici responsabili di molte funzioni neurali. Leffetto finale è antidepressivo e di netto miglioramento dellumore; nei soggetti malinconici, depressi, introversi, ansiosi e preoccupati, lassunzione di estratti concentrati in ipericina, può rappresentare una vera e propria "ancora di salvezza", soprattutto se associata ad altre sostanze ad azione sinergica. I flavonoidi possono concorrere al miglioramento dellumore in quanto possiedono una rilevante azione diuretica e colecistocinetica, attraverso la quale si attiva la detossicazione dellorganismo; è difatti noto che lo stazionamento nel circolo sanguigno di scorie metaboliche non espulse, aggrava molte sindromi depressive ed il conseguente "cattivo umore". Liperforina, prenilfloroglucinolo - analogo agli acidi floroglucinolici amari, presenti nel Luppolo conferisce ai preparati una intensa azione antibiotico-simile su molti ceppi batterici. La sinergia tra ipericina (ed analoghi), tannini ed alcuni componenti dellolio essenziale garantisce lazione cicatrizzante ed antiinfiammatoria, favorendo inoltre la granulazione e la riepitelizzazione; tale sinergia possiede anche una ottima azione antisettica, che ne permette limpiego nelluso esterno, in ferite, piaghe ed ustioni (che è, come abbiamo visto limpiego più antico e tradizionale. Ma la sinergia sopra accennata può essere vantaggiosamente sfruttata anche nelluso interno, nel trattamento dellulcera gastrica e gastro-duodenale e nelle coliti ulcerose. Recentemente è stata rilevata una importante azione multipla nel trattamento di molte forme virali (tra le quali perfino quella da HIV, che ovviamente - rimane a tuttoggi a livello sperimentale): i preparati a base di Iperico agiscono sia interferendo con la replicazione dellacido nucleico virale, sia incrementando lattività del sistema immunitario. L incremento dellattività immunitaria è utilizzabile in molte altre sindromi infettive o che comunque richiedano anche a scopo preventivo un aumento delle naturali difese dellorganismo. Associazioni: come antidepressivo è opportuna lassociazione alle compresse a base di Gin-seng, Eleuterococco, Astragalo, alle soluzioni idroalcoliche di Angelica, di Damiana, di Basilico, ai MG di Ribes nigrum, Betula verrucosa semi e Rosmarinus officinalis. Nel trattamento dellulcera gastrica e gastroduodenale è indispensabile associare lIperico al gemmoderivato di Ficus carica ed alle soluzioni idrolacoliche di Condurango, Liquirizia, Consolida. Come stimolatore immunitario è utile lassociazione con le compresse di Astragalo, di Eleuterococco, di Gin-seng, di Echinacea, di Uncaria, oppure con le loro soluzioni idroalcoliche . Modalità di assunzione: 2 compresse al mattino e 1 al pomeriggio. MIRTILLO NERO 60 compresse da 450 mg. di cui : 280 mg. di E.S. da frutto fresco titolato in antocianosidi 1%.20 mg. di E.S. titolato al 15 % in antocianosidi espressi come antocianidine. Azione fisiologica Durante la seconda Guerra modiale, fu osservato che i piloti della RAF (Royal Air Force) inglese che assumevano succo di Mirtillo prima delle operazioni belliche notturne, avevano un netto miglioramento della visione notturna e crepuscolare, segno inequivocabile dellottimizzazione della funzione retinica. Ricerche successive, hanno permesso di rilevare che la droga rappresenta un rimedio delezione sia nel trattamento dei danni retinici di origine circolatoria e di altra origine, sia come preventivo per la protezione della funzione retinica. Le bacche mature del Mirtillo nero (Vaccinium myrtillus) contiene varie sostanze, ma quelle che possono essere definite come vero e proprio principio attivo appartengono al vasto gruppo dei pigmenti antocianici, in forma glicosidica; per intenderci sono quelle sostanze che conferiscono a fiori e frutti (ma anche a molte foglie e fusticini) i colori azzurri, violetti e rossi e tutte le loro gradazioni intermedie e che sono idrosolubili (i colori vegetali rossi che sono oleosolubili sono invece costituiti dai pigmenti carotenoidi che rappresentano i precursori della Vitamina A vedremo nei dettagli nelle schede dedicate alla Carota ed al Germe di Grano); tali antocianosidi sono presenti naturalmente in concentrazioni intorno allo 0,25% ed i costituenti principali sono i glucosidi del delfinidolo (delfinidina), del malvidolo (malvidina), del cianidolo (cianidina) e del petunidolo (petunidina); tali denominazioni sono prese dalle piante nei cui fiori sono state rilevate per la prima volta (Delphinium, Malva, Fiordaliso, Petunia). Come principi attivi accessori, ma di considerevole importanza, si trovano i flavonoidi (asperuloside, quercitrina, quercetin-3-ramnoside, isoquercetina, solo per dire i più abbondanti), che concorrono allattività degli antonacianosidi e la potenziano. Nelle bacche mature si trovano inoltre la Vitamina C, anche essa potentemente sinergizzante, tannini, pectine, arbutina, carotenoidi, alcaloidi indolici e chinolizidinici; contengono anche acidi organici, come il malico, il succinico, il lattico, il citrico, il chinico ed altri ancora. Il gruppo dei principi attivi principali (gli antociani) in combinazione con gli altri polifenoli (flavonoidi e tannini) e con la Vitamina C, possiede una intensa attività protettrice sulle tuniche vasali di arterie e vene, che si esplica al massimo grado sulla microcorcolazione. La permeabilità capillare viene ridotta, come viene ridotta la aggregabilità piastrinica, attraverso un meccanismo prostaglandino-12-simile. Lazione complessiva è netta e potente soprattutto al livello retinico, del quale, dicevamo, il Mirtillo nero rappresenta il rimedio delezione. Tale "cocktail" interviene inoltre sulla capacità rigenerativa della porpora retinica, agendo sia in senso riparativo sulle sue lesioni che nei soggetti sani migliorando la visione notturna e crepuscolare. Importante è questa azione soprattutto nei soggetti diabetici, ove il danno retinico rappresenta una delle maggiori conseguenze dellevoluzione della malattia; la droga inoltre (anche se le foglie del Mirtillo nero sono considerevolmente più potenti, in questo caso), possiede anche una blanda azione ipoglicemizzante. Un altro distretto organico ove il Mirtillo nero agisce con singolare efficacia è lintestino; lazione antidiarroica ed antiinfiammatoria a questo livello è nota fin dallantichità ed è assolutamente priva di effetti collaterali dannosi (tanto da poter essere prescritta durante la gravidanza, nella prima infanzia ed in tutte le situazioni di crisi, ove altri rimedi possono provocare disturbi). Sempre a livello intestinale, agendo sulla microcircolazione e sugli edemi correlati, oltre alla azione tonica ed antiinfiammatoria, viene dato un consistente riequilibrio alla flora batterica, turbata da trattamenti antibiotici, disordini alimentari e così via. Le proprietà antiinfiammatorie ed antiedemigene sono sfruttabili anche nelle affezioni del cavo orale.
Associazioni: nel trattamento delle retinopatie ed in tutti i disturbi della microcircolazione, è importante lutilizzo di droghe ad azione sinergica come il Ginko biloba, la Rosa canina, il Cipresso ed il Biancospino. Nei disturbi intestinali, è utile associare la droga a piante tonico-astringenti, come lEquiseto e la Rosa canina, antiinfiammatorie, come lEchinacea e lUncaria. Interessante lapplicazione cosmetica (ma anche lassunzione per via interna mostra importanti vantaggi), nelle forme di couperose, acne rosacea e pelli delicate e facilmente irritabili dagli agenti esterni. Modalità duso : 2 - 3 compresse al giorno lontano dai pasti.
60 compresse da 400 mg. contenenti 300 mg. di estratto secco al 60% di Acido Idrossi-citrico.Azione fisiologica Questa è una di quelle droghe di recente introduzione nella nostra area geografica, dato che cresce spontanea in una vasta area dellOriente (India meridionale, Indocina, Filippine, etc.). Ha avuto subito un enorme successo, in parte perché è risultata attiva in casi ove altre piante non avevano dato significativi risultati o non potevano essere utilizzate, in parte perché alcuni autori e soprattutto alcune aziende, la hanno fatta divenire "alla moda". Dato che la pianta viene proposta come coadiuvante nel trattamento dellobesità e nelle diete dimagranti, è subito apparsa interessante come alternativa alle fonti di Iodio tireo-stimolanti (leggi Fucus ed altre alghe) per i soggetti che queste fonti non possono utilizzare (soggetti affetti da ipertiroidismo, da tiroidite, da intolleranza allo Iodio o ai derivati alginici e così via). Azione fisiologica Lazione che ci interessa in questa pianta è legata alla presenza di una sostanza che in natura è piuttosto rara (lacido idrossi-citrico), anche se vi si trovano molte altre sostanze utili alleconomia organica (flavonoidi, vitamine, sali minerali, etc.). In commercio si trovano degli estratti secchi ricchi in acido idrossicitrico, che per renderlo più stabile viene salificato con Calcio; come sale di Calcio non solo è più stabile, ma ne viene favorito lassorbimento. Il meccanismo dazione si esplica sostanzialmente attraverso due vie: una metabolica ed una neurale, che alla prima è connessa. L acido idrossi-citrico interferisce con i meccanismi enzimatici che portano alla sintesi degli acidi grassi a partire dai precursori glucidici (zuccheri assimilabili). L eccessiva assimilazione di zuccheri ad alto potere calorico, soprattutto nei soggetti a metabolismo basale ridotto o sedentari, porta ineluttabilmente allincremento dei depositi adiposi, attraverso quel meccanismo si sintesi degli acidi grassi, con il quale lacido idrossi-citrico interferisce. I glucidi liberi, non inviati verso le linee metaboliche consuete, vengono indirizzati verso le linee enzimatiche che portano alla sintesi del glicogeno, che rappresenta una fonte di riserva di "utilizzo rapido" alternativa a quella adiposa (che è invece una riserva per l "utilizzo lento", non immediato); il glicogeno è un polisaccaride (si tratta di un polimero del glucosio che presenta analogie con altri polimeri di origine vegetale, come la cellulosa e lamido) che si deposita soprattutto nei muscoli e nel fegato, organi che necessitano di depositi energetici di pronto utilizzo. Come effetto collaterale non sgradito si ha anche una interferenza con la sintesi del colesterolo endogeno e con la produzione di trigligeridi circolanti nel flusso ematico: è quindi una droga che èutile nel trattamento delle dislipemie. La incrementata sintesi del glicogeno attiva una catena di "chemio-messaggeri" che vanno a colpire recettori neurali a livello centrale e che bloccano i centri del senso della fame e attivano quelli della sazietà. Questo fenomeno è interessante, in quanto, mentre non ci sono limiti ai depositi adiposi, i depositi di glicogeno sono invece sottoposti a rigorosi vincoli quantitativi e non possono superare determinate quantità, sia nei muscoli che nel fegato. Ricapitolando, il meccanismo dazione della droga, legato alla presenza dellacido idrossi-icitrico, attiva un doppio effetto, uno metabolico, sul blocco della sintesi degli acidi grassi, che andrebbero ad incrementare i depositi adiposi ed uno nervoso, inibendo i centri della fame a livello centrale, dato che le materie ad alto tenore calorico vengono "deviate" verso la sintesi del glicogeno. Associazioni: Nei soggetti senza problemi tiroidei, al Fucus; in questi ed in tutti gli altri, allAnanas, alle soluzioni idroalcoliche di Pilosella e di Tarassaco, al gemmoderivato di Frassino, alla Linfa di Betulla. 70 capsule da 470 mg. di cui 390 mg. di olio di carota. Titolo : per 100 g. di prodotto : Betacarotene 41 mg.Modalità duso : 4 capsule al giorno lontano dai pasti. Azione fisiologica costituito dallestrazione oleosa di radici di Daucus carota naturalmente ricche in caroteni (che in realtà sono miscele complesse di analoghi, variamente sostituiti, detti alfa, beta, gamma, etc.); una molecola carotenoide corrisponde al dimero del precursore della Vit. A vera e propria, lacido retinoico (che viene somministrata anche come alcool corrispondente, che rimane sempre un precursore, il retinolo). La vitamina A è uno dei fattori determinanti ed indispensabili per la "costruzione" dei sistemi enzimatici che concorrono alla produzione dell RNA (acido ribonucleico), che a sua volta rappresenta il "trait dunion" tra corredo genetico cellulare (DNA cromosomiale) e sintesi proteica; le strutture proteiche, poi, a loro volta sono sia i tessuti portanti non rigidi sia i sistemi enzimatici e quindi il complesso delle funzioni organiche. La carenza di questa vitamina rappresenta quindi un "handicap" assoluto dal punto di vista di tutte le funzioni cellulari; essa possiede poi tutta una serie di effetti accessori, come antiossidante ed antiradicalico e come stimolatore melanico (favorente labbronzatura). L suo che si può fare di questa sostanza può essere di tipo che potremmo definire "proprio" e di tipo "improprio"; luso "proprio" è quello relativo a possibili o presumibili carenze di questa vitamina (vari tipi di dermatosi, alcune forme dismetaboliche, disturbi alla vista dovuti a turbe della sintesi della porpora retinica Vit. A dipendenti) e che sono peraltro piuttosto rare. L uso improprio è invece quello di indurre una sorta di accumulo che potremmo definire potenzialmente "sub-tossico" (la vitamina ed i suoi precursori si accumulano nei tessuti adiposi, che quindi fungono da riserva oltre che energetica anche vitaminica e di tutte le altre vitamine liposolubili, come la D, la E , la F, la K). Proprio per la loro capacità di accumularsi in tessuti specializzati (come quelli adiposi) le vitamine liposolubili come la A e nel venire utilizzate e smaltite molto più lentamente di quelle idrosolubili (come quelle del gruppo B, la C, la PP, etc.) possono tendenzialmente raggiungere dosaggi vicini alla tossicità; è chiaro che lintossicazione da vitamine liposolubili è un fenomeno estremamente raro e di difficilissima osservazione, ma è anche vero che lorganismo dispone di efficienti dispositivi per la protezione dellorganismo da questi fenomeni; ora, la vitamina A si forma nellorganismo a partire dai precursori (pigmenti carotenoidi) grazie ad una catena di eventi biochimici attivati soprattutto dallirraggiamento UV. "Caricare" lorganismo di precursori carotenoidi induce alla formazione di strutture protettive contro lirraggiamento UV, come la sintesi melanica, nelle cellule dermiche ed attivando quindi tutti quei processi che conducono verso labbronzatura. Tale fenomeno avviene naturalmente, ma la presenza nellorganismo di dosaggi più alti di queste sostanze, accelera e potenzia grandemente questi eventi; quindi, lassunzione di olio di Carota favorisce labbronzatura con un mezzo che abbiamo definito "improprio", dato che sfrutta la possibilità di una sorta di sub-intossicazione da vitamina A. Intendiamoci, poi alla fine non avremo certo danni da questa assunzione, dato che in ogni questa vitamina è assolutamente indispensabile per una grande quantità di processi biologici e non potremo averne che vantaggi (anche perché per indurre fenomeni tossici con il nostro prodotto dovremmo assumerne quantità tali che rasentano lindigestione vale a dire alcune intere confezioni in una giornata!). Secondo recenti studi, è stata rilevata una importante azione protettiva contro il cancro. Associazioni - E opportuno associare le perle di Carota con le perle di Olio di Germe di Grano, per la loro ricchezza di vitamina E (tocoferoli), mentre è opportuno assumere altri oli, ricchi in grassi altamente poliinsaturi, come la Borragine e lOenotera, almeno a 6-8 ore di distanza dallassunzione della Carota. Particolarmente interessante è labbinamento Carota Mirtillo nero per la protezione del trofismo retinico o per curarne le eventuali lesioni; lolio di Carota è comunque indispensabile per una vista ottimale, come del resto per le condizioni della pelle, ma anche per le funzioni epatiche, midollari e del sistema endocrino, nervoso ed emopoietico in generale.
70 capsule da 470 mg. di cui 390 mg. di olio di germe di grano pressato a freddo. Titolo : per 100 g. di prodotto : vit E (Tocoferoli) 60 mg.Modalità duso : 4 capsule al giorno lontano dai pasti. Azione fisiologica Lazione complessiva di questa sostanza è legata alla sua composizione, che ne fanno uno dei nutrienti più importanti; allo stato grezzo, difatti, contiene pigmenti carotenoidi (provitamina A), acidi grassi poliinsaturi, come il linoleico ed il linolenico (vitamina F), tocoferoli (vitamina E); inoltre tali sostanze hanno un reciproco equilibrio che ne permette lottimale utilizzo da parte dellorganismo.
70 capsule da 470 mg. di cui 390 mg. di Olio di borraggine. Titolo : 18-20 % G.L.A.ModalitÀ duso : 2-4 capsule al giorno lontano dai pasti. Azione fisiologica Lolio di Borragine è la fonte più importante che si conosca di acido gamma-cis-linolenico detto "GLA" (raggiunge e supera talvolta il 26%!); il GLA permette una estrema accelerazione della produzione di alcune prostaglandine, fattori ormonali che rappresentano i mediatori biochimici di una moltitudine di processi vitali, soprattutto in relazione alle risposte immunitarie ed infiammatorie e nellequilibrio ormonale generale, ma soprattutto quello a carico dellapparato sessuale. In effetti lassunzione regolare di oli ricchi di GLA (come anche quello di Oenothera) previene ed allevia la cosiddetta "PMS" (Sindrome pre-mestruale) , come spasmi uterini, turbe dellumore, cefalea, etc. E utile nel trattamento di molte dermatosi, dagli eczemi alle foruncolosi, nelle turbe della crescita dei bambini, nella sterilità e negli stati pre-menopaiusa e nella menopausa. Hanno pure un ottima azione nelle sindromi circolatorie arteriose che conducono allipertensione; è stata prevista anche una azione preventiva ed anche terapeutica su alcune forme di cancro e nel trattamento generale della sclerosi multipla. Dobbiamo però ricordare che lassunzione di oli ricchi in GLA (come del resto quelli ricchi in Carotenoidi ed in vitamina F), vanno SEMPRE ASSOCIATI a sostanze anti-ossidanti, come la vitamina E (olio di Germe di Grano) o vitamina C (Rosa Canina) o antocianosidi (Mirtillo nero), meglio se con più tipi di questi.
70 capsule da 470 mg. di cui 390 mg. di olio di oenothera. Titolo : G.L.A. 9 8,50%.Modalità duso : 4 capsule al giorno lontano dai pasti. Azione fisiologica Praticamente le stesse dellOlio di Borragine; esso è vero che è più povero in GLA, ma è stato anche il primo ad essere seriamente studiato in molte gravissime sindromi, prima tra tutte la sclerosi multipla, per la quale ha dato risultati che, al tempo degli studi, parvero miracolosi. Possiamo inoltre dire che, qualora si voglia un effetto di mantenimento e si voglia applicare il preparato in soggetti molto delicati ed in parte carenti di sostanze anti-ossidanti, lolio di Oenothera può risultare più vantaggioso di quello di Borragine, che va sempre associato a notevoli quantità di vitamina E (tocoferoli) o vitamina C (acido ascorbico), pena il rischio di formazione di radicali liberi. Associazioni: le stesse di quello di Borragine. 120 compresse da 375 mg. di cui 320 mg. di estratto secco miscelato di Cassia, Aloe,Psillio,Anice,Finocchio,Melissa. Azione fisiologica - Si tratta di una composizione molto ben bilanciata tra droghe ad azione lassativa (come la Cassia e lAloe), droghe ad azione carminativa e spasmolitica, come lAnice, il Finocchio e la Melissa con laggiunta di una droga ad azione emolliente, rinfrescante ed antiinfiammatoria ed in più blandamente lassativa, come lo Psillio. L azione globale è piuttosto energica, ma se opportunamente dosata e somministrata a soggetti abitualmente stitici scevra di effetti collaterali, come spasmi intestinali, doloretti colici e simili. E preferibile iniziare con dosaggi modesti, aumentando via via, fino a trovare il dosaggio personalizzato; è opportuno assumere le compresse alla sera, prima di coricarsi ed aspettare 18-24 ore prima di prenderne una dose maggiore. E chiaro che questo è un prodotto da usare non in modo sistematico e quotidiano (tranne che in alcuni soggetti particolarmente "pigri"), ma da usare mediamente 2 3 volte alla settimana. Periodicamente può essere utile che lo prendano anche i soggetti non stitici, magari 1/2 o ¼ di compressa, per attivare la coleresi e liberare lintestino. In generale essa non presenta effetti collaterali di rilievo e non dà assuefazione, ma è opportuno che non venga somministrata in gravidanza e nella prima infanzia. Modalità d'uso : ogni persona deve trovare il suo dosaggio che solitamente è di una compressa alla sera, ma, a volte, può variare da 1/2 a 2 compresse da prendere la sera prima di coricarsi
60 compresse da 400 mg. di cui 200 mg. di Propolis estratto secco 100 mg. di estratto secco Timo. Titolo : 2,5 % flavonoidi totali calcolati come Galangina.Azione fisiologica anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una composizione contenente Propolis depurato ed estratto secco di Timo; questa coppia manifesta in pieno una azione fondamentale, quella antisettica, tipica di ambedue le droghe. La Propolis ed il Timo vengono descritta da Dioscoride nella sua "Materia Medica"; ad ambedue sono attribuite importanti azioni, quella di avere uno specifico tropismo per lapparato respiratorio e per lapparato genito-urinario, quella di fluidificante i muchi viscosi e di possedere (soprattutto la Propolis) una intensa azione antiinfiammatoria. Ambedue, secondo la visione moderna, possiedono una intensa attività antisettica e perfino antimicotica; la Propolis deve questa attività sia alla parte flavonoidica (il cui componente più importante è la Galangina) che ne giustifica il tropismo genito-urinario sia alla parte resinoso-aromatica; questa parte è ricca di componenti, come laldeide cinnamica ed omologhi che possiedono di per sé energica proprietà battericide, batteriostatiche ed antimicotiche; inoltre altre componenti, come i tannini ed altri polifenoli (ma anche i flavonoidi stessi non sono estranei a questa azione), conferiscono quell effetto anti-infiammatorio, cicatrizzante e decongestionante, che ad esempio lo rendono impareggiabile nelle affezioni del cavo orale. Il Timo contiene un olio essenziale ricco di fenoli, tra i quali il timolo ed il carvacrolo, che sono tra i più potenti antisettici e micostatici che si conoscano; esso possiede anche una energica azione fluidificante bronchiale, e buon ultime è anche un buon immunostimolante e perfino un blando neurotonico. Non dimentichiamo poi, che il Timo è anche un potente stimolatore della secrezione gastrica e di quella biliare; le migliorate condizioni digestive migliorano di molto anche molti altri disturbi, soprattutto quelli a carattere catarrale. Tutte queste azioni combinate ne fanno la squadra delezione per combattere i malanni da freddo, come faringiti, bronchiti, tossi con catarro, ma anche tutta una serie di affezioni genito-urinarie, sia di origine batterica, che fungina (candida) che semplicemente infiammatoria. In generale se ne raccomanda l'uso in ogni tipo di infezione, come bronchite, malattie da raffreddamento, influenza, febbre, cistite, colite etc. Associazioni Echinacea, Uncaria, Rosa Canina, MG di Ribes nigrum, Carpinus betulus, Viburnum lantana. Modalità d'uso : da 4 a 8 compresse al giorno distribuite nell'arco della giornata lontano dai pasti. ROSA CANINA SENZA SEMI 60 compresse da 400 mg. di cui 300 mg. di estratto secco di Rosa canina senza semi .Rapporto droga/estratto 4:1. Azione fisiologica la droga, costituita dalla parte esterna delle bacche, è ricca di acidi organici (citrico, malico, tartarico, fumarico), tannini, flavonoidi ed altri polifenoli, vitamina C (acido ascorbico), che oggi viene considerata il vero e proprio principio attivo della pianta; in realtà è la sapiente sinergia realizzata da Madre Natura, che fa della Rosa Canina un rimedio per vari tipi di disturbi. In realtà è il complesso vitamina C polifenoli, che garantisce lazione globale. La Rosa canina viene quindi impiegata con successo nelle malattie da raffreddamento e come bevanda di conforto. Ma luso tradizionale, oggi in parte misconosciuto, è quello di rimedio delezione delle affezioni epatiche e renali; secondo gli antichi, la Rosa canina era da impiegarsi per "rinfrescare" il fegato e per sbloccare il "trabocco di fiele"; vale a dire che essa è utile come del resto tutte le piante moderatamente "Fredde" secondo la Dottrina Umorale, come la Gramigna, la Piantaggine, la Bardana, la Cicoria, etc. in tutti quei casi in cui il fegato è congestionato e non svolge la sua funzione, quando esso è ingrossato e steatosico oppure quando ci sono lievi forme di ittero. La Rosa canina era poi considerata grande rimedio per le affezioni renali, sia infiammatorie che per le calcolosi e la renella. Associazioni Come anti-infettiva va associata ad Echinacea o Uncaria ed alla coppia Propolis-Timo, ai gemmoderivati visti nella scheda precedente; per le calcolosi va associata allUva ursina, alla Linfa di Betulla; per i problemi epatici al Cardo Mariano ed al MG di Rosmarinus officinalis, Juniperus communis e Secale cereale. Modalità duso : 2 compresse al mattino a digiuno e 2 al pomeriggio.
GINSENG - OLIO DI GERME DI GRANO - PAPPA REALE 60 capsule contenenti : 50 mg. di Estratto secco di Ginseng titolato al 14% in ginsenosidi Rg1, ottenuto esclusivamente dalle radici centrali del Ginseng; 290 mg. di Olio di germe di grano ottenuto da spremitura a freddo; 20 mg. di pappa reale liofilizzata. Azione fisiologica - E una classica miscela di sostanze naturali con azione tonica, ricostituente, stimolante. Migliora la risposta dellorganismo ai vari stress : viene infatti consigliata per come rinvigorente per sportivi, come stimolante immunitario nei vari casi di deperimento e indebolimento organico, per migliorare il rendimento scolastico. In realtà, questa "squadra" contiene tutti i "pezzi da novanta" della ricostituzione organica, dal punto di vista strettamente fisico che neurale. Il Gin-seng, come abbiamo visto, è una droga potentemente neurotonica, fa circolare le nostre energie ci mette in condizioni di affrontare quasi senza danno stress ed estreme condizioni ed inoltre stimola le difese immunitarie; lolio di Germe di Grano è una fonte primaria di vitamine liposolubili (A, E, F), a dosaggi moderati ma altamente assorbibili, efficaci e naturalmente equilibrate tra di loro; la Pappa Reale è un "cocktail" di acidi grassi rari e preziosi, sostanze ormonosimili che agiscono positivamente sullumore e sulle condizioni emozionali ed infine proteine di elevatissimo valore nutrizionale e di rapidissimo assorbimento. Il risultato finale è una ottimizzazione generale di tutte le condizioni come dicevamo fisiche, dallo stato della pelle al rendimento muscolare, dal miglioramento dellumore all incremento delle capacità di concentrazione e di memoria. Modalità duso : 2/3 capsule al mattino a digiuno.
60 compresse da 500 mg. di cui 400 mg. di estratto secco di Uncaria D:E=5:1 Titolo 3% alcaloidi ossindolici totali. Eccipienti nellestratto secco: maltodestrine in luogo del lattosio. Azione fisiologica Lazione globale della droga è legata soprattutto agli alcaloidi ossiindolici, ma anche gli altri componenti concorrono in buona misura a tale attività. Gli alcaloidi ossiindolici fanno parte di un sottogruppo detto eteroyohimbico ed i più importanti sono: isopteropodina, pteropodina, isomitrafillina, mitrafillina, uncarina F, speciofillina.; vi si trovano anche alcaloidi del tipo piridin-indol-quinolizidinico e del tipo beta-carbonilico. Gli alcaloidi a struttura pentaciclica presentano una intensa attività immunostimolante. Accanto a questi gruppi predominanti dal punto di vista chimico e farmacologico esistono gruppi di principi attivi che possiamo definire minori (ma noi sappiamo che in natura nulla è in sovrappiù o poco importante), come vari tipi di polifenoli, tra i quali si annoverano i flavonoidi, i tannini, la quercetina, le catechine e mucillagini. Lazione della droga e dei suoi alcaloidi può essere rapidamente sintetizzata: è stata verificata almeno in parte - una azione in molte infezioni virali (herpes, ma anche HIV), in certe forme tumorali ed è stata verificata una azione antimutagena sia in vitro che in vivo. Vale a dire che non solo, con luso della droga, il sistema immunitario è più pronto ed aggressivo per colpire eventuali cellule "impazzite", ma le cellule ricevono dalla droga l "ordine" di non "impazzire", di non evolversi verso forme perverse! Quindi, tra lazione diretta che quella indiretta (immunostimolante) abbiamo a che fare con un presidio estremamente potente e versatile, sia come preventivo per molte gravissime affezioni (HIV, tumori e per i quali non ci sentiamo certo di affermare che l Uncaria ne sia la cura!), sia come curativo su moltissime affezioni minori, batteriche, virali ed infiammatorie. Gli effetti collaterali e la tossicità sono risultati nulli ed anche le somministrazioni nel lungo periodo non sono controindicate. Grande pianta sicuramente, ma della quale sappiamo ancora poco, rispetto a quanto saprà svelarci nel futuro. Stiamo raccogliendo ulteriore documentazione (e quella per noi disponibile è immediatamente disponibile per chiunque ce ne faccia richiesta), dato che l avvenire ci riserverà certamente ulteriori, positive sorprese riguardo a questa interessante droga (la parte più attiva è costituita dalla corteccia del fusto). Botanicamente è una rubiacea, arbustiva con andamento lianoso ed è usata tradizionalmente da molte tribù indie dellAmazzonia. Gli indios la classificano come pianta "Calda", definizione che per noi appassionati dellantico e del tradizionale è particolarmente suggestiva. Le indicazioni nelle quali si può avere maggior successo sono quelle delle malattie da raffreddamento, nelle affezioni allergiche, nei disturbi infettivi ed infiammatori in generale. Associazioni con Iperico, Echinacea, Gin-seng, Astragalo, MG Ribes nigrum, Alnus glutinosa, Buxus sempervirens, e tutti quelli che in vario modo, agiscono sul sistema immunitario Modalità duso: 2 compresse al mattino, e 2 al pomeriggio lontano dai pasti.
60 compresse da 500 mg di cui 400 mg di miscela di estratti secchi di : Echinacea angustifolia 0.1%, echinacea purpurea 4%, propolis 2.5%, spirea olmaria 0.05%, salice bianco 3%, timo volgare, elicrisio, genziana, zenzero. Attività fisiologica: fortemente e specificatamente antisettica è lazione delle due echinacee, del timo e dell propolis per la cui descrizione dettagliata vi rimandiamo alle singole schede; in questa composizione abbiamo abbinato questa specifica attività con quella antiinfiammatoria, analgesica, febbrifuga e antireumatica del salice e della spirea olmaria; infatti il salice è notissimo per il suo contenuto in glucosidi dellalcool salicilico e derivati analoghi che sono utili per gli stati febbrili, i dolori reumatici e muscolari, la sintomatologia influenzale. Poco nota è lazione che favorisce la normalizzazione delliperacidità gastrica e dello squilibrio della secrezione di enzimi digestivi che portano alla eliminazione di cibo non perfettamente digerito ( con conseguente formazione di " umori perversi" ): in questa funzione il salice viene coadiuvato dalla genziana, dallelicriso (attivatore anche del sistema immunitario ) e dallo zenzero ( che è anche un tonico del polmone secondo la MTC ). Per quanto riguarda la spirea olmaria che contiene olio essenziale e glucosidi flavonici, vit. C, la sua azione elettiva è costituita da un energica azione su tutte le forme legate al ristagno dellacqua e di acidi urici nellorganismo, dei quali favorisce leliminazione attraverso lapparato sudorifero e urinario. Autori moderni ne hanno confermato leffetto potentemente diuretico e depurativo, che viene sfruttato soprattutto negli stati influenzali e reumatici. Azione complessiva: la composizione si presta a combattere stati influenzali e disturbi da raffreddamento legati anche a infezioni batteriche, è utile come preventivo in quanto combatte le infezione batteriche , ma al tempo stesso potenzia il sistema immunitario. Pertanto in caso di stato influenzale conclamato è adatta a favorirne il decorso in modo naturale aiutando il corpo a liberarsi di tutte le tossine ( gli umori perversi che si sono generati). Modalità duso: come preventivo 2/4 compresse al giorno; in fase acuta 4/8 compresse al giorno.
Composizione: si tratta di pillole preparate comprimendo un granulato di polveri di Agarico, Aloe, Rabarbaro, impastate con Oximele (Miele ed Aceto bolliti insieme fino a consistenza di denso sciroppo). Azione fisiologica tecnicamente si tratta di pillole purgative, ad azione piuttosto blanda, rispetto alle compresse "Primavera"; la loro particolarità sta nel fatto che abbiamo voluto provare a ricostruire un antico preparato, citato da Galeno nel suo "De Compositione medicamentorum secundum locos" nella loro forma originale (Agarico, Aloe, Coloquintide). Questa forma la abbiamo -ovviamente scartata, in quanto la Coloquintide è droga troppo pericolosa e poco maneggevole. Abbiamo presentato quindi le Pillole Tribus "riformate", in quanto, in area araba si volle rendere il preparato più mite ed adatto a tutti, sostituendo la feroce Coloquintide con il più delicato Rabarbaro (da Mesuè definito "medicina benedetta"). Il nome deriva dal fatto che tali pillole servivano a favorire lespulsione dei tre Umori diversi dal Sangue che si pervertivano nellorganismo, e cioè la Flemma, Bile nera (o Melanconia) e la Bile gialla (o Collera). Senza voler troppo approfondire, possiamo dire che queste pillole sono indicate sia nei soggetti stitici che nei soggetti non stitici ( a dosi molto ridotte, ovviamente) ma che soffrono di certi disturbi particolari. Ne facciamo qui un semplice elenco:
Sono solo una parte delle affezioni che possono trarre giovamento da queste pillole (che rappresentano un trattamento accessorio, generale, al quale va SEMPRE associato il trattamento specifico). Ma il trattamento specifico riceverà un enorme aiuto e potenziamento dalluso non sistematico nei soggetti non stitici di queste antiche e meravigliose Pillole Tribus. Modalità d'uso : ogni persona deve trovare il suo dosaggio che solitamente è di una compressa alla sera, ma, a volte, può variare da 1/2 a 2 compresse da prendere la sera prima di coricarsi.
La liquirizia composta ha unazione complessiva sullo stomaco riducendone gli stati infiammatori e attenuando i bruciori grazie alle seguenti piante impiegate:
Abbinamenti: Prima di tutto il Ficus carica in gemmoderivato, poi lAchillea composta o il carvi composto in tintura.
Lippocastano composto ha unazione globale sulle vene che viene sfruttata in particolare nelle emorroidi e in caso di varici, flebiti etc. grazie alle seguenti piante impiegate:
Abbinamenti: M.G. di Castanea composta, T.M. Fumaria, T.M. Ginkgo composto, T.M. Mirtillo composto.
Il cumino composto ha unazione complessiva sulla digestione migliorando lo svuotamento dello stomaco e la formazione di metabolici più idonei al transito intestinale; previene quindi la formazione di gas ed anche la sua eliminazione qualora fosse presente. Questa azione è dovuta alle seguenti piante:
Abbinamenti: M.G. Vaccinium vitis idaea, T.M. Carvi composto.
Il rusco composto ha unazione complessiva sulla circolazione ( anche delle gambe gonfie ) e migliorativa delle situazioni cellulitiche grazie nello specifico alle seguenti piante:
Come si può notare lazione è complessiva e non può essere altrimenti, in quanto le cause ( molteplici ) della cellulite sono veramente molte e svariate e con questa formulazione si è cercato di tenere presente le più comuni e diffuse. Abbinamenti: Betulla composta + linfa betulla insieme 50+50 gg 3 volte al giorno: questa combinazione ci è stata caldeggiata da un esperto erborista nostro cliente che la sperimenta con successo da parecchi mesi. |